#Vorticidigitali. YouTube, dal video-sharing a strumento di marketing

di di Andrea Boscaro (Founder and Associate at The Vortex) |

YouTube è un vero e proprio medium digitale dunque a cui applicare, da parte delle aziende, un'attenzione di marketing pari a quella di altri ambienti web.

#vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it.
Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Italia


YouTube

Con i suoi 19 milioni di utenti mensili nel nostro Paese, YouTube è senza alcun dubbio un social network di grande rilevanza soprattutto per la capacità dei video di essere ben indicizzati all’interno dei motori di ricerca e quindi in grado di arrecare visibilità e traffico al sito a patto che si prestino le dovute attenzioni sia, in termini di SEO, al video stesso nel momento in cui lo si carica sia aggiungendo gli opportuni rimandi al sito.

 

A seguito della necessità, da parte dell’utente, di loggarsi con le credenziali Google+ per lasciare commenti, YouTube è inoltre diventato interessante anche in termini analitici grazie alla maggior visibilità rispetto ai dati demografici delle persone raggiunte.

 

Un’attività su YouTube parte dalla creazione di un Canale che, fra le opzioni possibili, ha la possibilità di accedere ad un programma di condivisione dei ricavi pubblicitari o di essere un vero e proprio canale a pagamento: è inoltre facoltativo caricare video superiore ai 15 minuti, in live-streaming e privati.

 

Ciascun video può essere oggetto di un successivo editing direttamente dalla piattaforma YouTube con strumenti quali:

 

– l’inserimento di un “watermark“, di un video o di un logo introduttivo (in “In-Video Programming);

– la scelta di “Miglioramenti” (correzioni suggerite legate ad illuminazione, colore, luce di riempimento e contrasto; stabilizzazioni, slow-motion, ritagli e sfocatura dei volti);

– l’aggiunta di audio e testi grazie a Video Editor;

– l’attivazione di Annotazioni (testi, link e punti di interesse) e Sottotitoli inseribili grazie al tool nativo di YouTube;

– la curation di video inserendoli in Playlist;

– la scelta di una delle tre miniature o, successivamente, la definizione di una miniatura personalizzata.

 

Data la frequenza delle contestazioni legate all’uso di contenuti protetti da diritto d’autore, è particolarmente sviluppata in YouTube l’attività tesa a consentire l’identificazione e la sospensione di contenuti illegittimamente caricati. E’ possibile rivendicare un video o identificandolo direttamente o richiedendo l’ammissione al riconoscimento di un “Content ID“: partendo da tale riferimento, YouTube creerà una fingerprint digitale che confronterà il Content ID con i video caricati e rivendicherà automaticamente i video sospetti.

 

Un vero e proprio medium digitale dunque a cui applicare, da parte delle aziende, un’attenzione di marketing pari a quella di altri ambienti web.