Galileo può partire. Sbloccati i contributi per finanziare la prima fase del progetto Gps europeo

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Intesa raggiunta, lunedì 26, tra i paesi dell’Agenzia spaziale europea (Ase) sul finanziamento del progetto Galileo. L’accordo permette di sbloccare a favore del progetto 550 milioni di euro, sotto forma di contributo dell’Ase, che andranno ad aggiungersi ai 550 milioni già stanziati dalla Ue per finanziare la prima fase di messa in opera del sistema di navigazione satellitare.

 

Grazie all’intesa – raggiunta alla vigilia del consiglio dei ministri europei responsabili dello spazio – è stata finalmente definita la partecipazione finanziaria degli stati che partecipano al progetto e la creazione di un organismo comune, finanziato al 50% dall’Ase e al 50% dall’Ue, che sarà incaricato di gestire il programma.

 

Il programma Galileo ha il delicato compito di affrancare l”Europa dalla dipendenza dagli Usa nel GPS (Global Positioning System). Nella sua gestazione ha subito numerosi rinvii anche per dissensi sulla leadership del progetto e sulla ripartizione delle quote tra i paesi membri.

L”accordo è arrivato giusto in tempo per non fare annullare il progetto da 1,1 miliardi di euro: se il primo satellite del progetto non dovesse partire entro il 2004, inoltre, Galileo perderebbe la frequenza che gli è stata assegnata.

 

Per il presidente dell”Ase, Antonio Rodotà, “si tratta di un gran giorno per l”Europa e per la comunità spaziale europea”. ”Galileo è finalmente una realtà”.

 

La notizia rimbalzata ha raccolto i consensi e la soddisfazione della Commissione europea: “Siamo felici e soddisfatti per l”accordo sul finanziamento di Galileo avvenuto nel quadro dell”Ase”, ha osservato il portavoce del Commissario europeo alla ricerca, Philippe Busquin, Fabio Fabbi, aggiungendo che “finalmente la ragione ha prevalso e ora si può partire per realizzare un progetto chiave per la politica dello spazio e per la competitività dell’Ue”.

 

La fase di preparazione del progetto, che avverrà sotto l’ombrello del consorzio pubblico, durerà fino al 2005, e sarà dedicata alla progettazione dei satelliti e delle componenti terrestri. A partire dal 2006 saranno messi in orbita i primi satelliti e al consorzio pubblico potranno subentrare società private selezionate attraverso un bando di gara. Per il funzionamento a pieno regime della risposta europea al Gps americano, bisognerà attendere il 2008, anno in cui i trenta satelliti del sistema Galileo saranno tutti in orbita.