Lo sbarco

Netflix e Amazon puntano ora all’India, l’eldorado dell’entertainment

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Da mesi Amazon sta lavorando per lo sbarco in India e ha già investito 300 mln di dollari in contenuti originali. Anche Netflix ci sta provando.

Amazon corre sempre più veloce. Il proprio obiettivo è correre più veloce del grande competitor globale Netflix che sta invece rallentando la sua corsa per via di una concorrenza sempre più agguerrita che in Italia, come in altri Paesi, non ha prodotto quei ‘danni’ paventati dagli analisti.

Amazon non si fa abbattere e il Ceo Jeff Bezos, che da sempre si è contraddistinto per la grande capacità di diversificazione, dall’eCommerce agli eBook, adesso ha deciso di puntare all’India, da sempre considerato come uno dei più grandi mercati globali dell’entertainment.

Anche in questo caso Bezos dimostra d’essere un grande stratega.

Ricordiamo che il 17 agosto il top manager di Amazon, Diego Picentini, prenderà ufficialmente le sue funzioni di Commissario del digitale in Italia.

Una nomina che quando è stata annunciata, a febbraio scorso, ha sollevato un vespaio di polemiche.

Un annuncio altisonante mentre l’Italia annaspa ancora tra tante difficoltà in materia di digitale.

E sono in molti a credere, ecco spiegata la strategia di Amazon, che la nomina di Piacentini non sia un caso visto che il gruppo è finito nel mirino della Procura milanese dopo una verifica fiscale condotta dalla Guardia di Finanza.

Come dire, Amazon è in grado di mettere in campo una lucida strategia di attacco per raggiungere i propri obiettivi, e non tralascia nulla, specie i rapporti con la politica. Che abbocca.

Tornando all’India, stando a quanto riporta il Factor Daily, il gruppo intenderebbe lanciare quest’anno il proprio servizio Prime Video.

Amazon sarebbe anche pronta a investire altri 300 milioni di dollari in contenuti originali.

Il mese scorso Bezos aveva annunciato un investimento di 3 miliardi di dollari in India convinto che ci sia ‘un enorme potenziale’ nella seconda nazionale più popolosa del mondo.

Dagli annunci di lavoro pubblicati, è facile intuire che Amazon sta lavorando da tempo nel Paese per portare il servizio di tv e film on-demand.

Per questa operazione Amazon ha assunto a gennaio Aparna Purohit, uno storico produttore cinematografico, a capo dell’unità dedicata allo Sviluppo creativo.

Adesso, sempre da quanto si rileva da un annuncio pubblicato su LinkedIn la scorsa settimana, sta cercando un Responsabile per il Business Development da mettere a capo di Amazon Video India.

Secondo le indiscrezioni, la società americana è attualmente in trattative con alcune società di produzione locali per i contenuti.

Amazon Prime Video ha prodotto notevoli serie tv di successo come “Transparent” e “The Man in the High Castle“, ma la disponibilità del servizio limitata a poche regioni ne ha fortemente condizionato la crescita.

Diverso il caso di Netflix, che recentemente ha dato segnali di rallentamento della crescita, che è presente in 190 Paesi.

Anche la compagnia guidata da Reed Hastings ha cominciato a trattare in India con l’intenzione di un prossimo sbarco.

Il mese scorso ha annunciato che sta collaborando con Phantom Films, una società di produzione e distribuzione cinematografica indiana, per realizzare un adattamento inglese e hindi del best-seller “Sacred Games” dell’autore indiano Vikram Chandra.