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Mobilità e “Fase 2”, De Micheli: “Allo studio bonus da 200 euro per acquisto mezzi elettrici”. Ipotesi app anti-affollamento per bus e metro

Dopo il DPCM del 26 aprile 2020 è ufficialmente iniziata la cosiddetta “Fase 2” del Governo Conte per affrontare l’epidemia e rilanciare l’economia nazionale in grave sofferenza. Ieri in un Question Time alla Camera, la ministra delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, ha annunciato che sono allo studio diverse misure per promuovere la mobilità alternativa e sostenibile in ambito urbano.

Interrogazioni sulla mobilità

La ministra ha risposto a diverse interrogazioni, spiegando le possibili iniziative individuate e volte a garantire un’adeguata mobilità in vista della ripresa dell’attività lavorativa, a sostenere un piano di potenziamento del trasporto pubblico locale, anche tramite trasferimento di adeguate risorse agli enti locali, in vista della ripartenza economico-produttiva.

Diverse, invece, le misure studiate per assicurare un efficiente utilizzo dei mezzi pubblici, in condizioni di sicurezza, e per favorire altre forme di mobilità, o incentivare forme di mobilità sostenibile in alternativa all’uso di autoveicoli privati.

Misure e bonus allo studio

Secondo quanto riportato dall’Ansa, la De Micheli ha precisato: “È allo studio il riconoscimento di un ‘buono mobilità alternativa’, per i residenti nelle città metropolitane e aree urbane con più di 60.000 abitanti, pari ad euro 200 per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita”.

Il bonus in questione potrebbe esser usato anche per l’acquisto di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica (eMobility), “quali segway, hoverboard e monopattini, ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale”, ha specificato la ministra.

Efficienza, salute e rispetto delle regole

Proprio per far fronte ad un primo impatto della “Fase 2” sulla rete dei trasporti pubblici e soprattutto sui livelli di traffico in città, il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha già calcolato che circa 3 milioni di persone da Nord a Sud, si metteranno di nuovo movimento nei prossimi giorni, tornando ad utilizzare l’automobile privata e i mezzi pubblici.

Occorre quindi che sia le aziende dei trasporti che l’utenza – ha aggiunto De Micheli – si attengano all’osservanza di misure necessarie a garantire un regolare svolgimento di questa seconda fase, al fine di ulteriormente contenere il diffondersi del contagio“.

Un’app per i mezzi pubblici

Ospite di Agorà su Rai Tre, la ministra ha poi annunciato che è allo studio lo sviluppo di un’applicazione destinata ai cittadini in grado di comunicare il livello di affollamento sui mezzi pubblici.

Abbiamo messo allo studio, insieme alla Ministra Pisano, l’ipotesi di una app che là dove c’è tanta congestione di passeggeri offra la possibilità di poter informare prima, a chi vuole salire su un determinato mezzo, se arriverà pieno e quindi dovrà aspettare quello successivo“, ha dichiarato la De Micheli, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero.

Più volte si è detto che il problema principale è proprio l’accesso al trasporto pubblico locale durante gli orari di punta. Troppa gente in metropolitana, in treno o sull’autobus aumenta il rischio di contagio.

L’applicazione in questione dovrebbe informare gli utenti dei livelli di affollamento dei mezzi, consigliando quindi gli orari migliori e i mezzi più idonei per spostarsi.

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