Per Mark Zuckerberg la superintelligenza personale arriverà a brevissimo. In un post pubblicato su Facebook, il CEO di Meta ha dichiarato che lo sviluppo di una superintelligenza è ormai imminente, e che sarà progettata per assistere ogni individuo nella realizzazione dei propri obiettivi.
“Lo sviluppo di una superintelligenza è ormai imminente. Sarà personale e ci aiuterà a raggiungere i nostri obiettivi, a creare ciò che vogliamo. E la porteremo a tutti”, ha dichiarato nel video.
L’annuncio arriva in concomitanza con i risultati della trimestrale del colosso di Palo Alto, che ha registrato un fatturato superiore alle attese, a dimostrazione del momento positivo vissuto dal colosso tech.
I Ray-Ban di Meta al centro della scena
Secondo Zuckerberg, il rapporto con l’intelligenza artificiale cambierà radicalmente: non sarà confinato a computer o smartphone, ma diventerà parte di oggetti personali indossabili. Tra questi, gli occhiali smart prodotti da Meta in collaborazione con EssilorLuxottica, destinati – secondo lui – a diventare i principali strumenti informatici del futuro.
“Oggetti personali come gli occhiali, che comprendono il nostro contesto perché possono vedere, sentire e interagire con noi, diventeranno i principali strumenti informatici”, ha concluso.
Lanciati in seconda generazione nell’ottobre 2023, questi occhiali uniscono lo stile iconico del brand italiano all’intelligenza artificiale generativa sviluppata da Meta. Sono dotati di fotocamera da 12 MP, cinque microfoni, comandi vocali e l’assistente Meta AI integrato, basato sul modello Llama 3. Il risultato è un dispositivo capace di fotografare, registrare, tradurre, trascrivere e rispondere a domande in tempo reale, interagendo in modo naturale con l’utente.
Ray-Ban di Meta: già vendute 2 milioni di unità
Oltre 2 milioni di unità vendute in meno di due anni, secondo quanto dichiarato da EssilorLuxottica. Una cifra che supera le aspettative iniziali e ha spinto Meta ad annunciare un piano di espansione industriale fino a 10 milioni di unità prodotte all’anno entro il 2026.
Recentemente Meta ha acquistato una quota di minoranza in EssilorLuxottica, la società italo-francese di occhiali e lenti che controlla tra gli altri marchi come Ray-Ban e Oakley. La quota è del 3 per cento, ed equivale circa a 3 miliardi di euro in base al valore delle azioni dell’azienda.
Zuckerberg considera questi occhiali il primo passo concreto verso la superintelligenza personale, poiché rappresentano il tentativo più credibile di portare l’AI fuori dallo schermo e dentro il contesto reale, “a portata di sguardo”.
Con Zuckerberg resta sempre il nodo privacy
Nonostante l’evoluzione tecnologica e il design accattivante, il vero nodo critico dei Ray-Ban Meta rimane la privacy. Indossare un dispositivo in grado di registrare foto, video e conversazioni a comando vocale — spesso senza che le persone intorno se ne accorgano — solleva interrogativi importanti.
Se è vero che una piccola luce LED si attiva durante le riprese, è altrettanto vero che molti utenti e osservatori ritengono insufficiente questo segnale visivo per garantire trasparenza e consenso implicito.
Le autorità garanti della privacy, in particolare in Europa, stanno già monitorando da vicino il fenomeno. In alcuni casi — come avvenuto con i primi modelli di smart glasses di altri brand — sono stati sollevati dubbi su tracciamento passivo, raccolta dati ambientali e potenziale riconoscimento facciale, seppur non attualmente implementato da Meta.
Meta ha dichiarato di voler sviluppare un’intelligenza artificiale etica e responsabile, ma la sovrapposizione tra uno strumento tecnologico e un accessorio di moda apparentemente “innocuo” rende ancora più delicato il confine tra utilità e invasività. Se da un lato la promessa è quella di un assistente AI personale, dall’altro la realtà impone un equilibrio tra innovazione e tutela delle libertà individuali.
Gli occhiali smart sostituiranno gli occhiali tradizionali?
Tra qualche anno gli occhiali smart sostituiranno gli occhiali tradizionali? Dipende perché rimane tuttora una sfida culturale. Soprattutto in estate, il consumatore medio continua a preferire occhiali da sole tradizionali: più leggeri, più economici, più moda-oriented.
La versione base dei Ray-Ban Meta parte da circa 329 euro, richiedono ricarica e sollevano ancora dubbi su privacy e comfort. Ecco perché Meta ha recentemente ampliato la sua strategia stringendo una nuova partnership con Oakley, brand sportivo dallo stile più dinamico e tecnico, per avvicinare nuovi pubblici come runner, ciclisti e professionisti outdoor.