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Mercato Unico Digitale, Giacomelli: ‘La nuova Rai perno dell’audiovisivo italiano’

Giacomelli

Riforma dell’audiovisivo e strategia europea per il Mercato Unico Digitale al centro della tavola rotonda internazionale che si è tenuta oggi a Venezia, nell’ambito della 72esima Mostra internazionale d’arte cinematografica.

L’appuntamento di Venezia, organizzato da Anica, EPC (European Producers Club), Direzione cinema del Mibact e Mostra internazionale del cinema, è arrivato a pochi mesi dalla presentazione della Strategia per il Digital Single Market (DSM) lanciata dalla Commissione europea il 6 maggio scorso e alla vigilia di una possibile proposta di revisione della direttiva europea sul diritto d’autore.

Copyright, limiti del geoblocking e abbattimento dell’Iva per gli eBook sono questioni chiave come anche i nuovi servizi on-demand e l’interoperabilità tra piattaforme come ha avuto modo di sottolineare oggi a Venezia il Sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, chiudendo i lavori della tavola rotonda.

“Se parliamo di armonizzazione europea e di Mercato Unico Digitale – ha sottolineato Giacomelli – allora dobbiamo affrontare subito anche il tema dell’interoperabilità delle piattaforme”.

“Servono una revisione profonda della direttiva media e la valorizzazione territoriale dei diritti, – ha aggiunto Giacomelli – ma l’Italia dell’audiovisivo non è certo al massimo delle sue possibilità di espansione internazionale”.

Il Sottosegretario ha quindi sottolineato il ruolo che dovrà avere anche la Rai, il cui testo di riforma è già passato alla Camera.

“La nuova Rai che abbiamo in mente – ha sottolineato Giacomelli –  deve essere perno del sistema dell’audiovisivo e della creatività italiana”.

Alla tavola rotonda hanno partecipato, tra gli altri, Anna Herold del gabinetto del commissario europeo Günther Oettinger, la presidente della Commissione cultura del parlamento europeo Silvia Costa, il produttore inglese David Puttnam, a lungo presidente di Channel 4, il regista premio Oscar Michel Hazanavicius e Yves Marmion di UGC (Francia).

Diversi gli argomenti clou di cui si è parlato oggi e che riguardano il mercato audiovisivo e le nuove guidelines che la Ue intende offrire al settore in linea con quelli che sono gli obiettivi del DSM, per i quali l’Italia ha già presentato a Bruxelles un position paper, i nuovi servizi e le esigenze dei consumatori.

Il mercato non può, infatti, non considerare le nuove evoluzioni che vedono l’esplosione di dispositivi mobili e della domanda di contenuti online, sempre più in streaming.

L’arrivo di Netflix, previsto in Italia per la metà di ottobre, darà nuovo impulso al settore, rendendo ancora più dinamico il mercato, ponendo al contempo la necessità di nuovi equilibri in un settore sempre più caratterizzato dalla presenza di provider online accanto ai tradizionali fornitori di contenuti.

Per realizzare tutto questo serve necessariamente che i nuovi servizi possano contare su reti internet ultraveloci, che assicurino servizi di qualità senza interruzioni. In questo senso, il dossier nazionale sulla banda ultralarga risulta centrale e conditio sine qua non perché l’Italia possa ritagliarsi un ruolo di rilievo su un mercato sempre più esigente e concorrenziale.

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