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Mercato unico digitale, il Governo scrive alla Ue: ‘Accelerare su Roaming e Net Neutrality’

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Online sul sito del Mise ‘La posizione italiana sul Mercato Unico Digitale'. Il Governo ha chiesto alla Ue un cambio di passo su investimenti in banda ultralarga, Roaming, Net Neutrality e Sicurezza.

Disponibile online sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico un documento inviato dal Governo alla Commissione Europea che sintetizza la posizione italiana sul Mercato Unico Digitale. Il documento (‘Il Mercato Unico Digitale: la posizione dell’Italia’) passa in rassegna i temi caldi del settore sul tavolo a Bruxelles, e auspica la creazione di un ‘ecosistema’ europeo del digitale a partire fra le altre cose da maggiori investimenti per la banda ultralarga, l’alfabetizzazione digitale,  la promozione dell’eCommerce, l’abolizione del roaming (su cui gli ambasciatori dei 28 Stati Ue hanno recentemente frenato, lasciando presumere che i rispettivi governi stiano cambiando idea sul roaming zero). Altre richieste del Governo italiano riguardano il rapido raggiungimento di una posizione unitaria sulla net neutrality e l’accelerazione su temi come copyright, sicurezza e armonizzazione fiscale e dell’IVA sull’eBook.

 

“Nel mercato unico digitale l’Europa è ancora poco più di un’espressione geografica. C’è ancora molto da fare e i passi indietro che sento ipotizzare su roaming, Net neutrality e sicurezza delle reti certo non aiutano”, ha commentato il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, secondo cui “I servizi digitali devono diventare tendenzialmente fruibili in tutti i paesi Ue e su tutte le piattaforme, naturalmente tutelando, con nuove modalità, il diritto d’autore”.

Nel documento inviato dal governo alla Commissione europea, si legge che “l’Italia ritiene che l’Europa debba imporsi ed imporre ambiziosi passi in avanti sul tema della digitalizzazione della società, in grado di far divenire l’intera piattaforma europea un grande attrattore del mercato globale”.

“In questo contesto appare sempre di più necessario – si legge nel documento – mettere in campo tutti quegli strumenti, normativi e di stimolo economico, atti a consolidare l’affermazione di una società dove la libertà dei cittadini di muoversi sul territorio sia seguita di pari passo dalla libertà di fare mercato con regole uniformi, così come di fruire liberamente dei servizi e contenuti, indipendentemente dal luogo in cui ci si trova”.

Sul fronte degli investimento il governo italiano ritiene “fondamentale che venga definito un quadro normativo armonizzato per la costituzione e la registrazione on-line delle imprese” e indica come “necessaria una omogeneizzazione delle norme a tutela del consumatore e sulla garanzia dei prodotti, nonché un’armonizzazione fiscale che allinei le aliquote Iva dei prodotti digitali a quelle dei loro corrispettivi materiali, come nel caso dell’eBook”.