L'investimento

La Gran Bretagna rilancia il nucleare con 14,2 miliardi. Al via Sizewell C, la seconda centrale in 20 anni

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Il Regno Unito punta sul nucleare con un investimento da 14,2 miliardi di sterline per la centrale Sizewell C nel Suffolk. Si tratta del progetto più ambizioso degli ultimi vent’anni.

Cambio di rotta nella politica energetica britannica: il governo guidato dal laburista Sir Keir Starmer ha annunciato un maxi-investimento da 14,2 miliardi di sterline (circa 19,25 miliardi di dollari) per portare avanti la costruzione della centrale nucleare Sizewell C, nel Suffolk, nel sud-est dell’Inghilterra.

Revisione pluriennale della spesa pubblica

Il progetto, uno dei pilastri della nuova strategia energetica del Regno Unito, punta a garantire sicurezza energetica, contribuire agli obiettivi climatici e generare nuova occupazione. L’investimento rientra nella revisione pluriennale della spesa pubblica che ridefinirà le priorità del governo da qui al 2029.

Con questo nuovo stanziamento, il totale dei fondi pubblici destinati a Sizewell C sale a 17,8 miliardi di sterline, considerando anche i 3,6 miliardi già investiti.

Questo governo laburista sta inaugurando una nuova era dell’energia nucleare in Gran Bretagna,” ha dichiarato la cancelliera Rachel Reeves, definendo l’intervento come il più ambizioso sviluppo nucleare di un’intera generazione.

Una volta completata, Sizewell C sarà in grado di alimentare circa 6 milioni di abitazioni e dare lavoro fino a 10.000 persone nel momento di picco della costruzione.

Il Governo è alla ricerca di nuovi partner finanziari

Nonostante l’impegno crescente, restano alcuni punti oscuri. Nessun dettaglio è stato, infatti, fornito sul costo complessivo del progetto né sulla data di fine lavori. Il governo è anche alla ricerca di nuovi partner finanziari, ma al momento non sono stati resi noti altri investitori.

La seconda centrale in 20 anni

Il progetto rappresenta la seconda nuova centrale nucleare costruita nel Regno Unito in oltre vent’anni, dopo Hinkley Point C, anch’essa firmata EDF. Quest’ultima, attesa in funzione per il 2029, ha però fatto notizia per i suoi ripetuti ritardi e sforamenti di budget, con una spesa stimata – a prezzi 2015 – tra 31 e 34 miliardi di sterline.

Sizewell C, almeno sulla carta, dovrebbe essere più economica, circa il 20% in meno rispetto a Hinkley, secondo quanto dichiarato da Simone Rossi, CEO di EDF UK.

Il progetto

Il progetto era inizialmente condiviso con il colosso cinese General Nuclear Power Group, ma nel 2022 il governo britannico ha acquisito l’intera quota cinese, citando preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale.

Al 31 dicembre, lo Stato britannico deteneva l’83,8% di Sizewell C, mentre EDF possedeva il restante 16,2% , una quota che dovrebbe ridursi in seguito al nuovo intervento pubblico.

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