Industria

La fabbrica del mondo è sempre la Cina: nel 2021 manifatturiero cresce del +10% a 5 trilioni di dollari

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Da 12 anni la Cina rappresenta il vero hub manifatturiero mondiale e ancora l’anno passato ha registrato una crescita di valore pari a 5 trilioni di dollari, arrivando a rappresentare il 27% del PIL nazionale.

Dal 2020 ad oggi in Cina l’industria manifatturiera ha mantenuto una posizione di leadership a livello mondiale e nel 2021 è aumentata del 9,8% rispetto all’anno precedente, per un valore aggiunto pari a 4,97 trilioni di dollari (31,4 trilioni di yuan).

Secondo il ministro dell’Industria e dell’IT, Xiao Yaqing, il manifatturiero rappresenta ormai il 27,4% del prodotto interno lordo complessivo della Cina, mantenendosi Top Global da 12 anni a questa parte.

In particolare, si legge su china.org, la manifattura high-tech è aumentata del 18,2% sul 2020, mentre quella delle apparecchiature industriali del +12,9%.

Positivo il trend anche della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale del settore manifatturiero, secondo i dati del ministro del MIIT,

Altro dato particolarmente interessante, durante l’ultimo anno in Cina si sono contate 4,700 imprese di medio-grandi dimensioni che si occupano di sviluppare l’industria hig-tech, nuove applicazioni IT, tecnologie per aumentare l’efficienza energetica, per trovare nuovi materiali, per l’innovazione nella biomedicina e nello sviluppo di tecnologie di fascia alta.

Non poteva certo mancare il 5G, vero fiore all’occhiello del Governo di Pechino, che ha realizzato in tutto il Paese 1,43 milioni di stazioni base 5G, che collegano ormai più di 520 milioni di dispositivi mobili.

In termini di connettività, il ministro ha poi assicurato che la Cina ha tra i suoi massimi obiettivi il potenziamento della produzione tramite l’innovazione tecnologica, la creazione di nuovi servizi 5G e la diffusione della rete in fibra ottica per la gigabit economy.