“Space It Up!”, il programma di ASI e Ministero dell’Università e della Ricerca per l’innovazione spaziale italiana
Con 79,5 milioni di euro di investimento e il coordinamento congiunto di Agenzia spaziale italiana (Asi) e Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), “Space It Up!” rappresenta uno dei programmi più ambiziosi messi in campo dall’Italia per consolidare la propria posizione nel panorama spaziale internazionale. L’iniziativa, nata con una durata iniziale di 30 mesi e successivamente estesa a 42, non si limita a finanziare ricerca avanzata: costruisce le fondamenta di un vero ecosistema nazionale dell’innovazione spaziale.
L’elemento distintivo del progetto è la sua natura fortemente interdisciplinare. Dentro Space It Up! convergono università, enti di ricerca pubblici e imprese private con l’obiettivo comune di accelerare lo sviluppo di tecnologie abilitanti per la nuova economia dello spazio. Il progetto punta ad alzare il Technology Readiness Level delle soluzioni emergenti, trasformandole da promettenti intuizioni scientifiche in tecnologie spendibili sul mercato e nelle missioni delle prossime generazioni.
Due grandi fronti: osservazione della Terra ed esplorazione umana
Il cuore scientifico di Space It Up! ruota intorno a due aree strategiche che oggi guidano le priorità globali del settore.
La prima riguarda l’osservazione della Terra, campo in cui l’Italia vanta una lunga tradizione e che oggi rappresenta uno degli asset più importanti per l’economia dei dati geospaziali. I sette Spoke dedicati a questo dominio attraversano temi cruciali: dalla prevenzione dei disastri naturali allo studio dello space weather, dalla modellizzazione di eventi geologici estremi alla previsione dei fenomeni climatici severi. Si lavora anche sulla gestione delle risorse idriche, sulla riduzione delle emissioni e sul monitoraggio del ciclo del carbonio, oltre che sui sistemi intelligenti per agricoltura e pianificazione urbana.
È una visione integrata, che mette insieme scienza, industria e politiche pubbliche per affrontare le grandi sfide climatiche e ambientali dei prossimi decenni.
La seconda area guarda invece oltre l’orbita terrestre. Gli Spoke dedicati all’esplorazione umana di Luna e Marte esplorano tecnologie e competenze che diventeranno centrali nell’economia cislunare: robotica avanzata, nuovi sensori, habitat extra-terrestri, ricerca sulle risorse planetarie e sistemi per l’estrazione in situ. Una parte importante è dedicata anche ai temi biomedici e fisiologici, per comprendere come il corpo umano si adatta agli ambienti estremi e quali contromisure sviluppare in vista delle missioni di lunga durata.
Un consorzio pubblico-privato per guidare la nuova economia dello spazio
Per gestire una rete così ampia e articolata, Space It Up! è stato strutturato come un consorzio pubblico-privato, l’HUB Space It Up! S.c.a.r.l., che funge da interfaccia unica con l’ASI. Al suo interno operano:
- 13 università
- 10 enti pubblici di ricerca
- 10 industrie
Il risultato è un partenariato che copre l’intera filiera: dalla ricerca fondamentale al trasferimento tecnologico, fino alla ricaduta industriale. Il progetto conta complessivamente nove Spoke, veri e propri centri tematici che coordinano attività, competenze e roadmap tecnologiche, ciascuno con una missione specifica ma interconnessa con le altre.
Il coordinamento dell’ASI è garantito da un team di 15 esperti, che segue da vicino gli aspetti scientifici, tecnici e amministrativi, assicurando coerenza con le strategie nazionali e con i programmi europei e internazionali. Un presidio che sottolinea l’importanza del progetto nella visione a lungo termine dell’agenzia.
Perché Space It Up! conta davvero
Space It Up! non è semplicemente un programma di ricerca: è un laboratorio strategico che prepara il Paese alle sfide dello spazio nei prossimi dieci anni. Da un lato, rafforza la capacità dell’Italia di rispondere alle esigenze globali legate al clima, alla sicurezza e alla gestione delle risorse; dall’altro, costruisce le basi per partecipare da protagonista alla nascente economia cislunare, alle missioni Artemis e ai nuovi scenari dell’esplorazione umana.
Il valore aggiunto non sta soltanto nelle tecnologie sviluppate, ma nel modello di collaborazione che il progetto porta con sé: un sistema integrato che mette in rete competenze accademiche, capacità industriali, infrastrutture di ricerca e visione strategica. Ed è proprio questo modello a rendere Space It Up! un elemento centrale nella strategia spaziale italiana e un volano per le opportunità future della comunità scientifica e dell’industria nazionale.
In arrivo la 2^ edizione di Space & Underwater, la Conferenza internazionale dedicata ai domìni Spazio e Subacqueo, che si terrà il 3 dicembre 2025.
Ecco il videoreportage della 1^ edizione:


