Banda ultralarga

Infratel, a Open Fiber anche il terzo bando per la rete pubblica in Puglia, Calabria e Sardegna

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Stanziati 103 milioni di euro di fondi pubblici. 378 mila i cittadini interessati, più di 317 mila le unità immobiliari, 882 i comuni coinvolti. Avviata azione legale nei confronti del presidente di Assoprovider.

Il Cda di Infratel ha aggiudicato oggi il terzo bando di gara per la costruzione della rete pubblica per la banda ultra larga in Puglia, Calabria e Sardegna, che prevede uno stanziamento pubblico di 103 milioni di euro. I tre lotti di gara sono stati aggiudicati, come i due precedenti, alla Società Open Fiber.

Lo scrive Infratel in una nota, aggiungendo che sono oltre 378 mila i cittadini interessati dagli interventi previsti nel terzo bando e più di 317 mila le unità immobiliari negli 882 comuni coinvolti.

Oggetto del bando è la progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione in modalità wholesale di una rete passiva ed attiva di accesso, che consenta di fornire servizi agli utenti finali a 100Mbps in download e 50Mbps in upload per almeno il 70% delle unità immobiliari nel Cluster C e di almeno 30Mbps in download e 15 Mbps in upload per le restanti unità immobiliari del Cluster C e per quelle del Cluster D.

Sedi della PA, scuole, presidi sanitari, distretti industriali saranno raggiunti da connessioni oltre i 100Mbps indipendentemente dal Cluster di appartenenza. La rete sarà data in concessione per 20 anni e rimarrà di proprietà pubblica.

L’intervento che verrà realizzato è conforme a quanto stabilito la Commissione Europea (decisione n. SA 41647 del 30 giugno 2016) ed ha ottenuto il parere positivo di tutte le autorità competenti in materia (AGCOM, ANAC E AGCM).

Con questa aggiudicazione si completa la prima fase della Strategia Italiana per la Banda Ultralarga relativa alle Aree Bianche

 

La Strategia italiana per la banda ultra larga rappresenta il quadro nazionale di riferimento per le iniziative pubbliche a sostegno dello sviluppo delle reti a banda ultra larga in Italia, al fine di soddisfare gli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale Europea entro il 2020.

L’attuazione della Strategia è affidata al MiSE, che si avvale della società in house Infratel Italia Spa, controllata da Invitalia, e prevede la copertura ad almeno:

  • 100 Mbit/s fino all’85% della popolazione
  • 30 Mbit/s della restante quota di popolazione italiana
  • 100 Mbit/s di sedi ed edifici pubblici (scuole, ospedali etc.), delle aree di maggior interesse economico e concentrazione demografica, delle aree industriali, delle principali località turistiche e degli snodi logistici.

L’intervento pubblico punta ad assicurare pari opportunità di crescita alle diverse aree del Paese, accompagnandone lo sviluppo di servizi innovativi a beneficio di cittadini e imprese.

Azione legale nei confronti del presidente di Assoprovider

Nel contempo, Infratel in una nota separata comunica che “ha deciso di far partire un’azione legale a tutela dei diritti e degli interessi della società, nei confronti del Dottor Dino Bortolotto, presidente di Assoprovider.  La decisione è stata presa dal Cda della società che si è riunito oggi”. Lo comunica una nota della società in-house del Mise in cui si legge che “l’azione è stata decisa dopo le dichiarazioni rese dal  Presidente Bortolotto sul sito e sui canali social dell’associazione e successivamente ripresi dagli organi di stampa specializzati.  Dichiarazioni giudicate altamente lesive dell’indipendenza e  dell’onorabilità di INFRATEL Italia Spa”.  “INFRATEL Spa respinge alla radice le affermazioni del Presidente  Bortolotto dal momento che sono palesemente infondate”. INFRATEL “ha sempre agito con la massima imparzialità e trasparenza garantendo le  stesse opportunità e gli stessi diritti a tutti gli operatori (ad oggi 42),che utilizzano le infrastrutture pubbliche realizzate da INFRATEL  nelle aree a fallimento di mercato” conclude la nota.