Scenari

Infrastrutture digitali e reti 5G spina dorsale delle smart city. Quali servizi per il futuro?

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Un laboratorio fondamentale per la nascita e lo sviluppo di nuovi servizi 5G in ambito metropolitano è il progetto Roma 5G, in fase di realizzazione da parte di Smart City Roma, società del Gruppo INWIT.

Infrastrutture digitali e condivise e Reti 5G spina dorsale delle smart city, ma quali saranno i servizi del futuro? Le possibilità sono infinite e le applicazioni chiamano in causa sviluppatori e startup che vogliono migliorare le condizioni di vita delle nostre città, indoor e outdoor. Un laboratorio fondamentale per la nascita e lo sviluppo di nuovi servizi 5G in ambito metropolitano è il progetto Roma 5G, in fase di realizzazione da parte di Smart City Roma, società del Gruppo INWIT. Il progetto ha l’obiettivo di abilitare la connettività5G diffusa nella Capitale attraverso la realizzazione di infrastrutture digitali che copriranno non solo l’intera rete metropolitana della Capitale entro giugno 2026, ma anche 100 piazze e vie limitrofe e permetteranno maggiore sicurezza.

Il sindaco Roberto Gualtieri, nell’ambito del progetto Roma 5G, ha inoltre annunciato non più tardi della scorsa settimana la copertura WiFi di 55 piazze, un servizio di connettività pubblica gratuito per i Romani e i milioni di turisti che visitano la città. 

Ma quali sono i servizi 5G che potranno in futuro arricchire le nostre smart city?

Se ne è parlato durante la Rome Future Week, di cui Key4Biz è media partner, nella struttura di Piazza del Popolo, allestita da INWIT, che ha ospitato diversi incontri e seminari dedicati, dove tecnici ed esperti hanno illustrato alcuni dei trend che stanno guidando lo sviluppo tecnologico delle smart city.

Coperture dedicate indoor e outdoor

Si va dalle soluzioni per gli smart building, per rendere più performante la copertura indoor e superare gli ostacoli che rallentano il segnale, alle small cell outdoor, che amplificano il segnale all’aperto per connettere anche al meglio i nostri borghi in 5G, WiFi e con soluzioni IoT.

L’idea di coperture dedicate per location indoor DAS (Distributed Antenna System) è sempre più in cima all’agenda, per abilitare connessioni stabili e performanti a supporto di servizi e all’avanguardia in ospedali, università centri commerciali, hotel, resort, musei e teatri.

Reti 4G e 5G dedicate in metropolitana sono ormai realtà a Roma e Milano. Ma è soltanto l’inizio.

Telecamere e sensori per misurare la qualità dell’aria sono un esempio da replicare in tante città.

E nelle città sempre più spesso si parla di smart district, come ad esempio la Fiera di Rho, una best practice da replicare.

Altri ambiti di applicazione di coperture wireless dedicate per location indoor DAS sono gli impianti sportivi, i palazzetti dello sport, i tunnel e le gallerie autostradali (vedi il progetto Milano-Cortina).

Galli (INWIT): ‘Un impegno importante per abilitare la trasformazione della Capitale in una smart city grazie alle infrastrutture digitali e condivise

“INWIT, con la società controllata Smart City Roma, conferma il proprio ruolo di abilitatore infrastrutturale nel percorso di digitalizzazione della città, realizzando una rete integrata che combina 4G/5G, Wi-Fi, fibra ottica e IoT per abilitare la connettività, la sicurezza, il monitoraggio ambientale e lo sviluppo di servizi innovativi del futuro. Un impegno importante: ad oggi sono stati investiti circa 35 milioni di euro, con la collaborazione di 5 partner industriali e il coinvolgimento di circa 150 lavoratori”, ha detto Diego Galli Direttore Generale di INWIT. “Si conferma così il nostro impegno nel sostenere il percorso di trasformazione della Capitale in una smart city sempre più connessa e intelligente grazie ad infrastrutture digitali e condivise”.

Impianti sportivi prossima tappa

Il macrotema degli impianti sportivi ha ampi margini di applicazione in vita della riforma della legge sul calcio, con il DDL Abodi che sta rapidamente avanzando nel suo iter e che prevede tra le altre cose l’aggiornamento tecnologico in 5G di tutti gli stadi italiani. E così l’idea di portare tramite WiFi pubblico e 5G la copertura all’interno degli impianti è dietro l’angolo, con tecnologia IoT che tramite Lora consentirà di trasmettere su totem speciali all’interno delle strutture informazioni in tempo reale e tramite telecamere la possibilità di filmare e analizzare i video tramite AI in real time di ciò che succede all’interno dello stadio.

Smart ticketing

C’è poi un mondo intero legato allo smart ticketing, vale a dire la gestione intelligente di biglietteria, e lo smart parking negli impianti sportivi e non solo. La gestione delle code ai vari tornelli di accesso è un altro servizio accessorio destinato a smaltire in modalità efficiente il rischio di assembramenti all’ingresso degli impianti sportivi.

E in futuro, che cosa potremo fare?

La gestione ottimizzata dei semafori, definire una priorità nella gestione del traffico fra auto, bici e pedoni.

Droni per le consegne

E ancora, con la diffusione crescente dei droni le consegne saranno automatizzate, la guida autonoma (non soltanto dell’auto) diverrà la norma nelle nostre città. Tanto più che in campagna l’utilizzo di trattori a guida autonoma è già realtà.

Il sogno? Lo smart parking automatizzato

Una app che tramite smartphone, agganciata al Google map, guidi l’automobilista o l’auto a guida autonoma al parcheggio in zona desiderato, senza bisogno di dirglielo.

Gamberini (Smart Citiy Roma): ‘Mercato globale delle smart city cresce del 29% all’anno’

Roma 5G è una iniziativa che pone le basi per la trasformazione digitale della Capitale. “Il mercato delle smart city è in grande espansione, alcuni studi di settore prevedono una crescita media annua del 29,4% a livello globale fino al 2030. I centri urbani contano già 5 miliardi di persone, pari al 56% della popolazione mondiale, pur ricoprendo appena il 3% della superficie del pianeta”, ha detto Michele Gamberini, CEO di Smart City Roma.

Un’enorme massa di persone su una superficie davvero esigua di territorio, che ha bisogno di tantissima energia e che produce il 75% dei rifiuti globali, a fronte dell’80% dei gas serra bruciati.

“Traffico, trasporti, energia vanno gestiti in maniera sempre più intelligente – aggiunge Gamberini – per questo è necessario rendere disponibili una serie di servizi digitali che sfruttino connettività a larga banda e una serie di tecnologie abilitanti come l’AI, l’AR/VR, il cloud e l’IoT garantendo la sicurezza e la certificazione dei dati utilizzati. Le smart city sono un ecosistema in cui l’infrastruttura costituita dai device che hanno il compito di generare il flusso dati richiesto dai vari use case (mobilità intelligente, gestione intelligente dei rifiuti, videosorveglianza ecc.), le reti a larga banda che servono a trasportare le informazioni dai suddetti device ai server applicativi e i sistemi digitali che hanno il compito di immagazzinare il dato, analizzarlo, e generare le azioni conseguenti cooperano per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il progetto Roma5G contribuirà a posizionare Roma tra le smart cities più avanzate d’Europa.”

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