Il conflitto

In Francia sindacato Telco vuole bloccare Kuiper (e Starlink)

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Il sindacato francese CFE-CGC Telecoms ha inviato una lettera all’Arcep, l’Agcom transalpina, chiedendo di ritirare le autorizzazioni all’uso in Francia delle frequenze a Kuiper, l’operatore satellitare controllato da Amazon, denunciando vizi di procedura e mancanze legali.

Il sindacato francese CFE-CGC Telecoms ha inviato una lettera all’Arcep, l’Agcom transalpina, chiedendo di ritirare le autorizzazioni all’uso in Francia delle frequenze a Kuiper, l’operatore satellitare controllato da Amazon, denunciando vizi di procedura e mancanze legali. Nel contempo, il sindacato delle telco francesi ha nel mirino anche Starlink.

Ce la farà quindi Amazon a lanciare il suo servizio satellitare in Francia, come previsto entro fine anno?

Kuiper ce la farà a sbarcare in Francia?

Secondo Le Figaro è tutto da vedere visto che l’arrivo di Kuiper sul mercato è osteggiato e il sindacato ha inviato una dozzina di lettere all’Arcep per togliere le autorizzazioni all’uso delle frequenze, accordato a metà luglio al gruppo di Jeff Bezos. “Sembra che l’arrivo degli operatori satellitari non sia stato trattato nel modo corretto da parte dell’Arcep”, dice Sébastien Crozier, presidente di CFE-CGC Orange a Le Figaro. 

Cosa contesta il sindacato?

In questa missiva consultata dal quotidiano, la CFE-CGC Télécoms e la sua presidente Laurence Dalboussière denunciare vizi procedurali e violazioni legali che potrebbero mettere in forse il via libera dato da Arcep a Kuiper. Denuncia innanzitutto la mancanza di analisi di mercato, la mancata consultazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e un’ampia e trasparente consultazione pubblica degli operatori di telecomunicazioni, compresi quelli terrestri. “La natura innovativa dei servizi (…), così come il loro rapido sviluppo e la mancanza di regolamentazione avrebbero dovuto costringerlo a farlo”, afferma la CFE-CGC.

Frequenze bene dello Stato

Nel merito, il sindacato denuncia nuovamente diverse carenze. Ritiene che l’assegnazione dell’uso delle frequenze – che è di dominio pubblico e quindi “patrimonio nazionale” – debba essere subordinata a obblighi di sviluppo economico. Tuttavia, “Kuiper non promuove lo sviluppo di posti di lavoro in Francia, poiché il coordinamento tecnico ha sede a Francoforte, in Germania, e i suoi servizi commerciali sono localizzati in Irlanda”, osserva il sindacato. Al contrario, la commercializzazione dei servizi di Kuiper in Francia “eserciterà una forte pressione concorrenziale” sugli operatori tradizionali, ritiene il sindacato.

Concorrenza asimmetrica

Dal punto di vista della protezione dei dati e della sicurezza delle comunicazioni, il sindacato ritiene che Arcep non abbia specificato chiaramente gli obblighi imposti a Kuiper. Denuncia inoltre un’asimmetria di concorrenza tra operatori terrestri e satellitari. Questi ultimi “non sono vincolati da alcun obbligo in materia di accesso alle infrastrutture, non discriminazione o trasparenza, partecipazione al servizio universale o copertura territoriale”.

C’è da dire che la stessa argomentazione di concorrenza asimmetrica viene avanzata da tempo dall’ad di Tim Pietro Labriola nei confronti di Starlink in Italia. Il problema quindi del rapporto conflittuale fra operatori satellitari e telco tradizionali nella Ue si pone eccome. Rispecchia un po’ quello fra taxi e servizi come Uber.

Infine, la CFE-CGC contesta una decisione contraria agli obiettivi di tutela ambientale, sostenendo che Arcep “non prevede alcuna condizione in merito, sebbene si tratti di un obiettivo fondamentale”. Il sindacato cita una serie di argomentazioni riguardanti l’elevata impronta di carbonio delle costellazioni di lancio – si prevede che la costellazione di Amazon includerà alla fine 3.232 satelliti – la loro breve durata nello spazio e la preoccupante concentrazione di satelliti in orbita.

Quello che è ancora soltanto un ricorso informale potrebbe trasformarsi in una controversia dinanzi al Consiglio di Stato in assenza di una risposta da parte di Arcep, dice Sébastien Crozier.

Anche Starlink nel mirino

Sebbene la lettera si concentri su Kuiper, il sindacato ha anche nel mirino il servizio di Elon Musk. “Il termine per il ricorso è scaduto per Starlink, ma soprattutto vogliamo costringere le autorità di regolamentazione e i legislatori ad affrontare la questione. Queste decisioni organizzative si applicheranno a tutti”, aggiunge Sébastien Crozier. Starlink, lanciata alla fine del 2021, conta già 7 milioni di abbonati in tutto il mondo.

In Francia, il volume è molto più basso, con probabili diverse decine di migliaia di abbonati – l’azienda non divulga queste cifre. Ma lo slancio è interessante, soprattutto nelle aree scarsamente servite da fibra o rete mobile, sia tra i privati ​​che tra le aziende. Soprattutto, dopo aver sfruttato la complementarietà con gli operatori al momento del lancio, Starlink non fa più mistero delle sue intenzioni di competere con loro.

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