Il mercato

In Europa si vendono più auto a batteria che a diesel, ma i punti ricarica non bastano

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Secondo il New York Times più del 20% delle nuove auto immatricolate in Europa e Gran Bretagna nel 2021 sono a motore elettrico, mentre meno del 19% a diesel. Successo del marchio Tesla, che aumenta le importazioni nel vecchio continente di veicoli elettrici fabbricati dai suoi impianti in Cina del +242%.

Volano le vendite di auto elettriche in Europa

Il mercato automobilistico europeo non gode di buona salute, in questo momento, anzi, da un paio di anni, ma una voce continua a rimanere positiva, forse l’unica: le vendite di auto elettriche a batteria sorpassano quelle dei veicoli diesel.

Secondo il New York Times, su dati di Matthias Schmidt, più del 20% delle nuove auto immatricolate in Europa e Gran Bretagna nel 2021 sono a motore elettrico, mentre meno del 19% a diesel.

Un crollo verticale per questo tipo di carburante inquinante, che nel 2015 rappresentava ancora il 50% delle vendite di nuove auto nei Paesi dell’Unione europea.

Un dato che è stato sovvertito dalla storia, potremmo dire, e oggi il brand di successo nel settore è Tesla, icona della mobilità elettrica di nuova generazione, non più Volkswagen, anche se la casa tedesca è ancora saldamente al secondo posto (nonostante perdite notevoli nell’ultimo trimestre dell’anno passato).

Successo Tesla (che importa veicoli dalla Cina)

La società di Elon Musk ha importato in Europa la gran parte delle vetture a batteria prodotte in Cina nella sua Shanghai Gigafactory.

Da gennaio a novembre 2021 sono arrivate nel nostro continente 413.283 auto Tesla prodotte negli impianti cinesi, in aumento del +242% su base annua.

Tesla assicura inoltre che il 92% dei materiali che compongono le batterie delle sue auto può essere riciclato, secondo quanto riporta Il Messaggero Motori.

Musk ha annunciato comunque la volontà di aprire una nuova gigafactory in Germania, vicino Berlino, ha riportato il Times.

Le vendite di auto elettriche nel mondo

A livello mondiale, secondo stime Bloomberg, nell’ultimo trimestre dell’anno passato, sono state vendute 6,3 milioni di auto elettriche, con oltre 500 modelli lanciati sul mercato (+37% rispetto al 2019).

Entro il 2030 si prospetta un’ulteriore crescita delle vendite di eCars nel mondo, secondo stime McKinsey, arrivando a una quota del 53% delle vendite totali di auto.

Questo significa che serve un’infrastruttura di stazioni e punti ricarica molto più ampia e capillare di quella odierna.

Servono più punti ricarica, anche in Italia

La Commissione europea ha proposto di arrivare a realizzare ed attivare circa 3,9 milioni di punti ricarica. entro il 2030, ma secondo l’associazione dei costruttori ACEA ne servirebbero almeno 7 milioni.

Al momento ci sono poco più di 200 mila punti ricarica tradizionali in tutta Europa (<=22 kW), di cui l’11% è di tipo fast (più o meno 25.000 punti ricarica (>22 kW).

In Italia, al 31 dicembre 2021, risultano installati 26.024 punti di ricarica e 13.233 infrastrutture (stazioni o colonnine) in 10.503 location, secondo dati E-Motus.

Le infrastrutture sono collocate per il 79% su suolo pubblico, quindi in strada, mentre per il restante 21% su suolo privato a uso pubblico (come supermercati).