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Il Parlamento punta su Poste italiane per la Pa digitale e la card dei servizi turistici

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Approvati dalle Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera due emendamenti al decreto Crescita che prevedono l’utilizzo delle piattaforme di Poste italiane per la digitalizzazione di alcuni servizi della Pa e l’erogazione di una carta, su supporto cartaceo o digitale, con cui i turisti possono acquistare beni e servizi.

Dopo il reddito di cittadinanza erogato su una card emessa da Poste italiane, il Parlamento continua a puntare sul gruppo guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante per digitalizzare la pubblica amministrazione. Ieri, le Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera ha approvato un emendamento al decreto Crescita, che sarà in Aula dal 18 giugno, che prevedo l’utilizzo delle piattaforme di Poste italiane per la digitalizzazione di alcuni servizi della Pa.

“Con l’obiettivo strategico di assicurare lo sviluppo del processo di digitalizzazione, nell’interesse generale e per la crescita  del  Paese”, si legge nell’emendamento,  “attraverso  soluzioni innovative e tecnologiche che consentano di accedere in forme semplificate ai servizi della pubblica amministrazione, ottimizzandone la fruizione, considerata l’evoluzione del servizio postale in funzione delle mutate esigenze degli utenti, al fine di promuovere il superamento del divario digitale e la coesione sociale e territoriale e di conseguire maggiore efficienza, tempestività e uniformità in tutto il territorio nazionale nell’erogazione di servizi pubblici anche in modalità digitale nonché di servizi evoluti, in mobilità a domicilio, nelle aree urbane, decentrate e rurali, semplificando l’accesso universale dei cittadini e delle imprese ai nuovi servizi, anche di comunicazione elettronica, e sostenendo lo sviluppo del commercio elettronico, con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri sono individuate le aree dei servizi digitali delle pubbliche amministrazioni cui consentire l’accesso anche attraverso le strutture  e  le  piattaforme  tecnologiche” di Poste italiane.

Una card per i servizi turistici

E Poste è il soggetto a cui il Parlamento ha anche pensato di affidare l’erogazione di una carta per i servizi turistici. Infatti, in un secondo emendamento approvato dalle Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera al decreto Crescita, si legge la necessità di dar vita a “un’apposita carta, su supporto cartaceo o digitale, che consente, anche mediante  strumenti  e  canali  digitali e dispositivi mobili e previo deposito da parte del titolare di una somma presso l’emittente della carta, di acquistare beni e servizi per la fruizione integrata di servizi pubblici di trasporto, degli istituti e dei luoghi della cultura, dei parchi di divertimento e degli spettacoli viaggianti, di disporre di agevolazioni per l’acquisto di servizi e di prodotti enogastronomici a seguito di apposite convenzioni stipulate a livello locale con soggetti pubblici e privati, nonché di usufruire della rete logistica dell’emittente per l’invio dei citati prodotti”.

Quest’ultima una nuova sfida per Poste sulla consegna dei pacchi eCommerce, un settore in cui il gruppo “cresce più del mercato” ha fatto notare l’Ad Del Fante in occasione dell’approvazione del bilancio 2018.