Data center

Il ministro Fabiana Dadone in visita al CSI Piemonte

di |

“La storia e l'esperienza ultratrentennale del CSI dimostrano come sia possibile per enti pubblici di tutti i livelli, dai piccoli comuni alle grandi Asl, province e regioni, mettersi insieme e costruire un'azienda in-house in grado di supportarli nella digitalizzazione e informatizzazione”.

Il data center del CSI Piemonte, con oltre 2.000 servizi della pubblica amministrazione regionali ospitati, è stato visitato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, in compagnia dei deputati Luca Carabetta e Jessica Costanzo e dal Vicesindaco della Città Metropolitana, Marco Marocco.

La storia e l’esperienza ultratrentennale del CSI dimostrano come sia possibile per enti pubblici di tutti i livelli, dai piccoli comuni alle grandi Asl, province e regioni, mettersi insieme e costruire un’azienda in-house in grado di supportarli nella digitalizzazione e informatizzazione. Solo abbinando tecnologie, formazione continua, flessibilità organizzativa e l’inserimento di giovani altamente qualificati, possiamo ridare orgoglio e dignità ai dipendenti pubblici, riscoprendo il senso profondo del servizio pubblico e riavvicinando i cittadini alla macchina dello Stato e alle sue articolazioni sul territorio. Con il Dipartimento della Funzione Pubblica abbiamo avviato un percorso importante per migliorare il presente ed immaginare il futuro di una PA moderna, efficace e integrata nella società“, ha dichiarato il ministro Dadone al termina della visita.

Siamo molto lieti di aver ospitato nella nostra sede il Ministro Dadone con la sua delegazione”, ha commentato il Direttore Generale del CSI Piemonte, Pietro Pacini.
Siamo una realtà innovativa, ma ancora per alcuni aspetti poco conosciuta nei tanti particolari che la compongono. Per questo abbiamo lanciato questa iniziativa di comunicazione, che abbiamo chiamato “Open CSI” e che punta proprio ad aprire le porte della nostra azienda ai rappresentanti delle istituzioni centrali e locali. Vedere i nostri servizi in funzione, osservare le macchine che compongono il nostro data center, capire come ogni giorno siamo in prima linea nel contrastare gli attacchi informatici, infatti, serve a far percepire la nostra realtà sotto una nuova luce, fatta di tecnologia, innovazione e servizi moderni ed efficienti”.

Impianti realizzati con l’obiettivo di garantire i massimi livelli di efficienza energetica e sicurezza informatica, dotati di 20 sistemi di supervisione per monitorare costantemente 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno la Pubblica Amministrazione piemontese da circa 150.000 tentativi di attacco al giorno, con un trend in continuo aumento. Un centro tecnologico dunque all’avanguardia, al punto che è stato dichiarato dall’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) candidabile a diventare Polo Strategico Nazionale.

Questo è stato il primo di una serie di incontri che il Ministro Dadone avrà in Piemonte – ha spiegato il vicesindaco di Città metropolitana Marco Maroccouno dei quali sarò proprio sul futuro del nostro Ente, ridisegnato dalla riforma Delrio in modo troppo superficiale. Ho invitato il Ministro per la Pubblica Amministrazione ad una riunione in Città metropolitana di Torino perché abbiamo bisogno che ascolti le nostre esigenze per poter essere sempre meglio al servizio del territorio”.

Al ministro e gli altri ospiti sono state poi offerte delle dimostrazioni dal “vivo” di alcuni servizi realizzati dal CSI, come ad esempio quelli erogati al cittadino con il portale Torinofacile: una vera e propria porta d’ingresso a tutti i servizi digitali della Città che permette di comunicare con l’Amministrazione dal computer o dallo smartphone, 24 ore su 24.

In ambito sanitario, il CSI ha mostrato agli ospiti il portale www.sistemapiemonte.it che consente al cittadino di risparmiare tempo usufruendo, comodamente da casa, da pc, tablet o smartphone, di servizi sanitari digitali importanti, progettati per la Regione Piemonte, come il cambio medico di famiglia, la prenotazione visite ed esami, il pagamento del ticket o il ritiro dei referti.

Infine, si è parlato anche di cloud, perché il CSI è Cloud Service Provider, vale a dire fa parte di una lista ristretta di aziende dalle quali la Pubblica Amministrazione può acquisire servizi cloud. L’offerta del CSI si basa sulla piattaforma Nivola, realizzata con un obiettivo: rendere semplice l’utilizzo dei servizi cloud, garantendo la più completa autonomia nella creazione del proprio sistema informativo e permettendo la migrazione delle applicazioni in assoluta sicurezza.