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Il futuro di TIM? Giorgetti: “Rispettiamo mercato, ma governo tutela asset strategici”

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I paletti del Governo indicati, ancora una volta, da Giorgetti: "Da un lato rispettiamo il mercato, dall'altro lato il governo intende tutelare gli asset strategici: in questo senso qualsiasi Opa deve tenere in considerazione che c'è un perimetro entro il quale lo Stato non rinuncia a forme di controllo".

Il futuro di TIM? Il governo italiano anche oggi ha ribadito, questa volta con il ministro Giorgetti, che intende tutelare gli asset che ritiene strategici nel caso che Kkr proceda con una offerta pubblica di acquisto su Telecom Italia.

TIM, Giorgetti: “Rispettiamo mercato, ma governo tutela asset strategici della società in caso di Opa”

Su Tim “ribadisco che da un lato rispettiamo il mercato, dall’altro lato il governo intende tutelare gli asset strategici: in questo senso qualsiasi Opa deve tenere in considerazione che c’è un perimetro entro il quale lo Stato non credo possa rinunciare a forme di controllo“. Questa la risposta del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa con Matteo Salvini alla domanda su Tim, oggetto di una manifestazione di interesse da parte del fondo Kkr. Il messaggio del governo è chiaro: se Kkr lancia l’Opa si attiva una procedura con la valutazione della disciplina della Golden Power.

Tim è oggetto di una proposta di acquisto non vincolante da parte del fondo statunitense, che ha messo sul piatto 10,8 miliardi di euro.

La proposta di Kkr è subordinata all’appoggio del governo e del cda di Tim. Il governo, tramite Cassa depositi e prestiti, controlla il 10% del capitale ordinario di Tim, mentre Vivendi è primo azionista con il 24%.

Tutto questo avviene mentre è aperto il cantiere in casa Tim per arrivare in tempi stretti alla nomina del nuovo amministratore delegato. I principali azionisti della società, i francesi di Vivendi e la Cassa Depositi e Prestiti, sembrano ormai convergere sulla decisione di affidare l’incarico all’attuale direttore generale, Pietro Labriola. La sua cooptazione in cda e nomina quale nuovo Ad è nell’agenda del consiglio di amministrazione fissato per il prossimo 21 gennaio. Nel frattempo, lo stesso Labriola incontrerà i consiglieri in una riunione informale il 18 gennaio per illustrare le linee guida del prossimo piano industriale sul quale avrà tempo di lavorare fino al 2 marzo, giorno in cui è fissato il cda che dovrà approvare i conti del 2021 e il nuovo business plan.

Il punto centrale della strategia della ‘nuova Tim’ dovrebbe prevedere lo scorporo della rete, ricalcando così gli obiettivi del fondo statunitense Kkr, ancora in attesa di una risposta alla propria offerta per rilevare l’intero gruppo. Il futuro di TIM è sia nelle mani degli azionisti (presenti e futuri) sia di quelle dell’esecutivo.

“Il governo deve tutelare: l’occupazione, l’infrastruttura, cioè la rete, la tecnologia, perché nella società ci sono realtà tecnologiche di primo ordine”, ha promesso il premier Mario Draghi.