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Il CEO di Amazon: “I licenziamenti aziendali di massa non riguardano l’AI”

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Andy Jassy, CEO di Amazon, ha dichiarato che i recenti licenziamenti aziendali — che hanno colpito circa 14.000 dipendenti — non sono stati motivati da pressioni finanziarie né dall’automazione tramite AI.

Andy Jassy, CEO di Amazon, ha dichiarato che i recenti licenziamenti aziendali — che hanno colpito circa 14.000 dipendenti — non sono stati motivati da pressioni finanziarie né dall’automazione tramite AI.

Durante la call sugli utili trimestrali, Jassy ha spiegato che la decisione rappresenta un tentativo deliberato di recuperare l’agilità operativa, perduta nel corso di una crescita eccessivamente stratificata.

La riduzione della forza lavoro, che potrebbe arrivare fino a 30.000 unità, rappresenterebbe quindi un’azione culturale e strategica più che una risposta tecnologica o economica. Il dirigente ha sottolineato che l’espansione rapida dell’organico, in particolare tra il 2017 e il 2022, ha generato burocrazia interna e rallentamenti decisionali.

I tagli puntano a ridare centralità ai team operativi e rafforzare la capacità decisionale sul campo, in linea con la filosofia delle ‘decisioni a doppia porta’ introdotta da Jeff Bezos. Jassy ha ribadito l’intenzione di far tornare Amazon a operare come ‘la più grande startup del mondo’.

La società ha registrato ricavi trimestrali pari a 180,2 miliardi di dollari, con una crescita del 13% anno su anno e un’accelerazione del business AWS (+20%). Amazon ha inoltre contabilizzato un onere di 1,8 miliardi in indennità di licenziamento.

Sebbene l’AI sia parte dell’evoluzione futura, il CEO ha escluso che essa sia all’origine diretta di questi tagli, contrariamente a quanto ipotizzato da osservatori esterni.

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Microsoft prevede nuove assunzioni con ‘maggiore efficienza’ grazie all’AI, afferma il CEO

Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha dichiarato l’intenzione dell’azienda di aumentare nuovamente il numero di dipendenti, ma con un approccio radicalmente diverso rispetto al passato.

Dopo un anno fiscale 2025 segnato da licenziamenti importanti — oltre 15.000 tagli complessivi — il gruppo tecnologico si prepara a reinvestire nel capitale umano, facendo leva su strumenti basati sull’AI per ottenere una maggiore produttività per dipendente.

Nadella ha spiegato come la crescita futura del personale sarà accompagnata da un uso massiccio e integrato dell’AI, citando l’accesso diffuso ai servizi Microsoft 365 e GitHub Copilot, alimentati da modelli di OpenAI e Anthropic.

L’evoluzione attesa, secondo il CEO, consisterà in un periodo di ‘disapprendimento e riapprendimento’ professionale, dove i dipendenti adotteranno nuovi metodi di lavoro basati sull’AI.

Il cambiamento si inserisce in un contesto più ampio che vede colossi come Amazon anch’essi ristrutturare le proprie organizzazioni per rispondere alla trasformazione portata da questa ‘tecnologia rivoluzionaria’. Nadella ha condiviso anche un esempio interno: una dirigente del reparto networking ha sostituito assunzioni previste con agenti AI capaci di gestire la manutenzione della rete, migliorando l’efficienza complessiva del team.

L’intervista evidenzia una chiara direzione strategica: ogni attività, dalla pianificazione all’esecuzione, passerà attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale, ridefinendo ruoli e competenze.

Il recente risultato finanziario dell’azienda, con una crescita del 12% dei ricavi e margini operativi record, conferma la solidità di questa traiettoria.

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