World Wealth Report 2018

Il 70% dei giovani ricchi investe in criptovalute, ma il bitcoin ha perso il 67% del valore nel 2018

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Interessati ad investire in criptomenete quasi il 50% degli High Net Worth Individual, cioè coloro che hanno investito 1 milione di dollari o più in asset. Secondo il nuovo “World Wealth Report 2018”, nel mirino dei ricchi anche il settore BigTech, tra intelligenza artificiale e automazione.

Il 71% degli High Net Worth Individual (HNWI, cioè coloro che hanno investito 1 milione di dollari o più in asset) under 40 ha dichiarato di attribuire grande importanza alla ricezione di informazioni sulle criptovalute dalle principali società di gestione patrimoniale.

Nel 2017, secondo la nuova edizione del “World Wealth Report 2018”, la crescita della ricchezza degli HNWI ha superato per la prima volta la soglia dei 70.000 miliardi di dollari (+10,6% sul 2016).

Tra il 2016 e il 2017, si legge nel documento pubblicato da Capgemini, il numero di HNWI è incrementato di circa il 9%, passando da 251.500 a 274.000 individui. L’Italia è stabile alla decima posizione della top 10 dei paesi mondiali per numero di HNWI, preceduta da: USA, Giappone, Germania, Cina, Francia, Regno Unito, Svizzera, Canada e Australia (in ordine dal primo al nono posto).

Tra i dati evidenziati, c’è la crescente attenzione in tutto il mondo per le criptovalute, da parte dei super ricchi, percepite come strumento di investimento e riserva di valore. A livello globale, il 29% degli HNWI ha mostrato un alto livello di interesse, mentre il 26,9% dichiara di essere piuttosto interessato.

E questo mentre il Bitcoin, forse la più popolare tra le criptovalute, non sta attraversando un buon momento, registrando perdite di oltre il 67% rispetto al dato di dicembre 2017 (6.750 dollari attuali contro i quasi 20.000 dollari di sette mesi fa).

Anche Ethereum ha perso il 26% da inizio mese, ma più in generale è l’intero il mercato delle criptovalute ad aver perso 5 miliardi di dollari nelle ultime 24 ore.

Altro settore di interesse degli HNWI è quello delle ‘big tech’, verso le quali il 50% ha manifestato interesse per i servizi di gestione patrimoniale.

Sebbene un ingresso diffuso a livello globale delle BigTech nel comparto della gestione patrimoniale rimanga incerto, nei prossimi 24 mesi le aziende leader investiranno in tecnologie innovative come l’automazione intelligente e l’intelligenza artificiale (AI).