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Green pass sarà verificato solo con l’app VerificaC19. Il via libera del Garante Privacy. I 5 modi per ottenerlo

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Aggiornamento del 17 giugno 2021: È attiva da pochi minuti, dalle ore 11, la piattaforma nazionale per ottenere il green pass. Per averlo basta andare su https://www.dgc.gov.it/web/ e provare ad ottenerlo.

Il Garante della Privacy ha dato il via libera al green pass. Ma con adeguate garanzie da aggiungere ancora nel nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con cui il certificato Verde Covid sarà, finalmente, realtà anche in Italia nei prossimi giorni.

Green pass, come si potrà ottenere?

Lo schema di decreto prevede che il green pass venga messo a disposizione dei cittadini interessati e in possesso dei requisiti attraverso diversi strumenti digitali:

Green pass da far scaricare al medico di base o farmacista

Per avere il green pass i cittadini potranno anche rivolgersi, come annunciato ieri da Key4biz, al medico di famiglia e al farmacista per scaricare la certificazione verde. Ecco come.

Come ottenere il Green Pass su Immuni

Il Green pass si potrà ottenere, come detto, anche su Immuni in questo modo. Il sistema prevede l’inserimento di uno dei predetti codici univoci (AUTHCODE, NUCG, CUN o NRFE), unitamente alle ultime 8 cifre del numero della propria Tessera Sanitaria e alla relativa data di scadenza. Così, nel backend del Sistema di allerta Covid-19 è presente un nuovo servizio per il recupero delle certificazioni verdi che, dopo aver effettuato una verifica formale dei parametri forniti dall’utente dell’App Immuni, interagisce con il backend della Piattaforma nazionale-DGC per acquisire la certificazione verde dell’interessato. La certificazione verde così ottenuta è salvata sul dispositivo dell’utente in uno spazio di memoria gestito dall’App Immuni e può essere successivamente rimossa attraverso un’apposita funzionalità. È inoltre previsto che l’utente possa salvare il QR code associato alla certificazione verde nella galleria delle immagini del proprio dispositivo.

Come avere il green pass dal sito Digital Green certificate

L’interessato può accedere al sito web dedicato della Piattaforma nazionale-DGC, quando sarà online, e consultare le proprie certificazioni verdi in corso di validità, utilizzando, come anticipato da Key4biz il 26 maggio, una sua identità digitale (SPID, CIE) ovvero inserendo uno dei codici identificativi delle certificazioni verdi (AUTHCODE) del certificato di guarigione (NUCG), del test molecolare (CUN) o del test antigenico (NRFE), unitamente alle ultime 8 cifre del numero della tessera sanitaria e alla relativa data di scadenza. Il sito web della Piattaforma nazionale-DGC consente all’interessato di ottenere una copia della certificazione in formato PDF.

Green pass, cos’altro ha deciso il Garante

È necessaria una norma di rango primario, ha indicato il Garante nel parere sul DPCM, chiesto con urgenza, per utilizzare il green pass “per finalità ulteriori rispetto agli spostamenti all’interno dell’Ue”, per esempio accedere allo stadio, eventi e matrimoni.

VerificaC19, l’unica app per verificare il green pass 

Inoltre, la norma, ha scritto l’Autorità, dovrà prevedere che le certificazioni possano essere emesse e rilasciate solo attraverso la Piattaforma nazionale-DGC e verificate esclusivamente attraverso l’App VerificaC19, individuata dal Ministero della Salute.

Quest’app, scrive il Garante, infatti è l’unico strumento in grado di garantire l’attualità della validità della certificazione verde, in conformità ai principi protezione dei dati personali, garantendo inoltre che i verificatori possano conoscere solo le generalità dell’interessato, senza visualizzare le altre informazioni presenti nella certificazione (guarigione – dura 6 mesi, vaccinazione – dura 9 mesi, esito negativo del tampone nell’arco di 48 ore). 

Come funziona l’app per verificare il Green Pass e chi la può usare

Lo schema del DPCM descrive sia come dovrà essere utilizzata l’app, come dovrà avvenire la verifica (anche offline) e individua i soggetti autorizzati a verificare il Green Pass (pubblici ufficiali, personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo, titolari di strutture ricettive e dei pubblici esercizi e strutture sanitarie).

I verificatori possono chiedere i documenti d’identità ai possessori del Green Pass

È previsto inoltre che, a richiesta del verificatore, l’intestatario della certificazione verde dimostri la propria identità personale mediante l’esibizione di un documento di identità.

App Io, blocco provvisorio di alcuni trattamenti dati verso Google

Infine, sempre in merito a IO, con distinto provvedimento, l’Autorità, in relazione a criticità di ordine generale sul funzionamento dell’App, ha ordinato in via d’urgenza alla società PagoPA di bloccare provvisoriamente alcuni trattamenti di dati. Perché? Prevedono l’interazione con i servizi di Google e Mixpanel, e che  comportano quindi un trasferimento verso Paesi terzi (es. Usa, India, Australia) di dati particolarmente delicati (es. transazioni cashback, strumenti di pagamento, bonus vacanze). Il tutto effettuato senza che gli utenti ne siano stati adeguatamente informati e abbiano espresso il loro consenso.

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