Il Progetto

Fusione nucleare, a Frascati al via i test sui magneti superconduttori

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A Frascati nasce il laboratorio FCCTF, progettato per testare i super magneti del reattore sperimentale a fusione nucleare DTT. L’infrastruttura, unica in Italia, opererà a temperature estreme e sarà aperta alla comunità scientifica internazionale.

Nel cuore dei Castelli Romani, a pochi chilometri da Roma, prende vita una delle infrastrutture più avanzate d’Europa. Il Frascati Coil Cold Test Facility (FCCTF), è un laboratorio progettato per mettere alla prova i potentissimi magneti che saranno usati nel Divertor Tokamak Test (DTT), il primo reattore sperimentale italiano per la fusione nucleare.

Il Progetto del DTT

Il DTT, in costruzione presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati, è un progetto strategico per l’Italia e per tutta l’Europa. Il suo obiettivo? Riprodurre in laboratorio le stesse reazioni che avvengono nel cuore del Sole, per produrre un’energia pulita, sicura e praticamente infinita.

Il nuovo laboratorio può essere, quindi, definito un’infrastruttura d’eccellenza, progettata per collaudare i componenti più critici della futura energia da fusione. 

Si tratta di un impianto all’avanguardia, unico nel suo genere a livello nazionale, in grado di ricreare le condizioni operative estreme necessarie per qualificare 26 super magneti:

  • 18 bobine toroidali,
  • 6 moduli del solenoide centrale,
  • 2 bobine poloidali.

Il cuore magnetico della fusione

Nel dettaglio, il nuovo laboratorio FCCTF servirà a testare i superconduttori verificando che siano in grado di adempiere al loro compito fondamentale, ossia confinare il gas di idrogeno (deuterio e trizio) all’interno del reattore e trasformarlo in plasma, uno stato della materia così caldo da superare i 100 milioni di gradi. È proprio in queste condizioni estreme che può avvenire la fusione nucleare controllata, una delle sfide scientifiche più ambiziose del nostro tempo.

I test saranno eseguiti in condizioni estreme, simili a quelle operative, con i magneti raffreddati a -269 °C grazie all’uso dell’elio liquido, necessario per mantenere la superconduttività.

Non solo fusione: un laboratorio per la scienza del futuro

Ma il laboratorio non sarà utile solo al progetto del Tokamak. Il Frascati Coil Cold Test Facility  sarà, infatti, messo a disposizione anche della comunità scientifica internazionale, diventando un punto di riferimento per lo sviluppo e la sperimentazione di nuove tecnologie superconduttive, come i cavi ad alta temperatura critica che funzionano a temperature più “calde”, come -196 °C (l’azoto liquido).

Questi cavi potrebbero rivoluzionare trasporti elettrici, reti energetiche intelligenti e sistemi di accumulo. In altre parole, ciò che si testa oggi in questo laboratorio potrebbe trovare spazio domani nelle nostre città e nelle nostre case.

Tecnologia italiana al servizio della scienza mondiale

Il DTT è un progetto strategico per l’Italia e per l’Europa. Con il FCCTF mettiamo a disposizione della comunità scientifica un’infrastruttura unica per testare tecnologie chiave per la fusione,”
ha spiegato Francesco Romanelli, presidente di DTT Scarl e professore all’Università di Roma Tor Vergata.

Il laboratorio impiegherà un team di circa 10 tra ricercatori e tecnici e contribuirà in modo concreto all’avanzamento delle tecnologie per la produzione di energia pulita.

Con questa nuova infrastruttura, ENEA rafforza il proprio ruolo nella ricerca sulla fusione,
ha dichiarato anche Paola Batistoni, responsabile della Divisione Sviluppo Energia da Fusione di ENEA.
“Il laboratorio non supporterà solo il reattore DTT, ma sarà anche un trampolino per nuove scoperte nel campo dell’energia del futuro.

Un laboratorio “super freddo” per tecnologie “super calde”

Nel laboratorio FCCTF troveranno spazio tecnologie tra le più sofisticate oggi disponibili, tra cui:

  • Un criostato capace di contenere magneti fino a 7 metri di lunghezza e 17 tonnellate di peso
  • Un refrigeratore ad elio supercritico, che permette di mantenere temperature fino a -269 °C
  • Un sistema di alimentazione elettrica da ben 43.000 ampere
  • Una Fast Discharge Unit, un sistema di sicurezza che protegge i magneti da guasti improvvisi
  • Una postazione di test ad azoto liquido per i cavi superconduttori ad alta temperatura

Italia in prima linea

Con l’attivazione della FCCTF, l’Italia si posiziona in prima linea nella corsa globale alla fusione nucleare. Questa infrastruttura non solo garantirà il successo del reattore DTT, ma diventerà anche una risorsa chiave per l’intera comunità scientifica nel cammino verso un’energia pulita, sicura e virtualmente inesauribile.

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