Spettro radio

Frequenze, la Francia accelera: 700 Mhz all’asta per le telco nel 2015

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Parigi fissa a dicembre 2015 l’asta per l’assegnazione delle frequenze a 700 Mhz alle telco. Previsti incassi per circa 1,7 miliardi di euro.

La Francia accelera sulla liberazione delle frequenze a 700 Mhz per le telco e annuncia che saranno messe all’asta a dicembre 2015. L’obiettivo è metterle a disposizione del mobile fra il primo ottobre del 2017 e il 30 giugno del 2019. I 700 Mhz saranno già a disposizione degli operatori in alcune aree a partire dall’aprile del 2016. L’annuncio è arrivato direttamente dal primo ministro Manuel Valls. Parigi prevede di incassare circa 1,7 miliardi di euro dall’asta.

I 700 Mhz finiranno certo nel mirino degli operatori francesi del mobile – Orange, Bouygues, Numericable, Sfr e Iliad (Free Mobile) – che potranno cominciare a fare le loro offerte nella seconda metà del 2015.

Attualmente le frequenze a 700 Mhz in Francia, come del resto in Italia e nel resto d’Europa, sono utilizzate dai broadcaster televisivi per la trasmissione del digitale terrestre. Ma la fame di banda degli operatori ha spinto Parigi ad accelerare la loro liberazione, per rispondere alla crescente domanda di servizi video e HD in mobilità che si riscontra in Francia come del resto in tutti i paesi della Ue.

Il primo ministro Valls ha detto inoltre che lo standard Mpeg-4 sarà generalizzato nell’aprile del 2016, per consentire ai broadcaster di arricchire la loro offerta e allargare il bouquet di canali gratuiti in HD. Lo switch off dello standard Mpeg-2 sarà annunciato a breve dal Governo.

In Italia, la banda a 700 Mhz potrà restare in mano ai broadcaster televisivi almeno fino al 2020–2022, come previsto dal rapporto Lamy, che ha prolungato fino al 2030 l’assegnazione di frequenze più basse dei 700 Mhz al digitale terrestre a livello Ue. In particolare Mediaset ha polemizzato in maniera veemente contro il trasferimento dei 700 Mhz alle telco.

Un primo atto da parte dell’Italia per mettere ordine nei 700 Mhz è il tentativo in atto di cominciare a mettere ordine nel settore dell’emittenza locale, separando i fornitori di contenuti dagli operatori di rete. Un’operazione che sarà gestita usando i canali 58 e 60.

L’attribuzione alle Tlc dei 700 Mhz in Francia parte invece dalla prima data utile, in base a quanto previsto dall’Itu, l’agenzia dell’Onu che si occupa dello spettro radio. Timing che verrà ribadito alla WRC (World Radiocommunication Conference) che si terrà l’anno prossimo a novembre a Ginevra. Il trasferimento effettivo delle frequenze in Francia partirà nel 2017 e termina nel 2019, come previsto dal rapporto Lamy, che fissa al 2020 (con due anni di tolleranza in più o in meno) il cambio di destinazione d’uso dei 700 Mhz dalla tv al mobile.