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Franco Bassanini (Open Fiber) ‘Recepire al più presto il nuovo Codice Ue delle comunicazioni elettroniche’

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Il presidente di Open Fiber Franco Bassanini: ‘E’ importante che le nuove norme siano trasposte in Italia in tempi rapidi’.

“Abbiamo avuto degli incontri molto positivi con la Commissione europea. Open Fiber accoglie con favore l’adozione del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche e ritiene importante che sia trasposto in Italia in tempi rapidi“. Lo ha detto all’Ansa il presidente di Open Fiber, Franco Bassanini, dopo gli incontri avuti a Bruxelles, insieme all’ad Elisabetta Ripa e una delegazione dei vertici di alcune aziende aderenti all’FTTH Council Europe, con il vicepresidente per il digitale Andrus Ansip e la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager.

Dai colloqui è emerso che l’aumento degli investimenti nelle reti in fibra è, per la Commissione europea, un’esigenza cruciale per la crescita, l’occupazione e la competitività europea nell’economia globale. “Vorrei sottolineare in particolare due aspetti rilevanti del nuovo codiceha aggiunto Bassanini – Il primo è il riconoscimento della necessità di favorire investimenti nelle nuove reti ad altissima velocità come FTTH per raggiungere l’obiettivo di una Gigabit europea. Solo le reti in fibra integrale (Ftth e 5G) possono garantire la velocità di accesso di diversi Gigabit al secondo, latenza di pochi millisecondi, resilienza ed efficienza. Il secondo aspetto – ha detto ancora il presidente di Open Fiber è il riconoscimento per gli operatori wholesale only, come noi, di un regime regolamentare di favore rispetto a quello degli operatori verticalmente integrati”.

Nel corso dell’ultimo anno, ricordano gli addetti ai lavori, il modello wholesale only ha visto scendere in campo nuovi players in tutta l’Ue, essendo in grado di attirare meglio i necessari investimenti a lungo termine. Tuttavia, secondo le stesse fonti, gli operatori wholesale only devono affrontare sfide importanti per mantenere l’attrattività dei nuovi investimenti là dove gli incumbents hanno tutto l’interesse ad ostacolare il dispiegamento di nuove reti da parte di operatori alternativi. (P.A.)