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eTourism. Bit2018, come si diventa un travel blogger di successo? Intervista a Fabio Sonce (Blogger)

di Alex Kornfeind - Strategy Marketer |

Da Domenica 11 a Martedì 13 Febbraio 2018 si terrà a Milano la Borsa Internazionale del Turismo (BIT). Intervistiamo Fabio Sonce, travel blogger affermato per parlare delle opportunità che offre il turismo 2.0.

Il turismo svelato attraverso le tecnologie raccontando esperienze digitali e intervistando i protagonisti del settore. A cura di Alex Kornfeind. Strategy Marketer @kornfeind

Da Domenica 11 a Martedì 13 Febbraio 2018 si terrà a Milano la Borsa Internazionale del Turismo: da oltre trent’anni BIT favorisce l’incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer accuratamente selezionati e profilati, provenienti da varie aree geografiche e settori merceologici. Le sedi dell’evento saranno Fieramilanocity (l’innovativo quartiere fieristico cittadino) e il MiCo (uno tra i più grandi centri congressi d’Europa e del mondo).

L’area BeTech alla Bit presenterà le soluzioni di punta per il travel, dalla geolocalizzazione ai nuovi canali. Il claim dell’Area è “Resta sempre connesso”. Diversi servizi di business e networking, assieme a contenuti esclusivi, verranno proposti al settore con il supporto e la competenza dell’Advisory Board.

Ho il piacere di intervistare qui Fabio Sonce travel blogger affermato con un seguito consolidato.

Alex Kornfeind. Recentemente è balzata agli onori della cronaca una giovane travel blogger che ha espresso il suo malcontento sui social per il solo fatto di non essere riuscita ad essere ospitata in una struttura irlandese con il suo fidanzato per San Valentino. Trovata di marketing da parte della struttura o malcontento, punta di un iceberg da parte del ricettivo, per la moda nel farsi ospitare anche da chi ha appena messo su un blog?

Fabio Sonce. Lacrime e polemiche fanno sempre audience, riempiono pagine di giornali cartacei e online. La pratica di essere ospitati dalle strutture è ahimè molto diffusa, sia tra i giornalisti che tra i blogger, cambio merce, visibilità in cambio di servizi, articoli redazionali, a mio parere ha anche un suo perché quando si hanno dei riscontri tangibili e si lavora con dei professionisti, ma solo in questo caso.

Alex Kornfeind. Dati alla mano. Ci sono riscontri effettivi che le strutture a fronte dell’investimento nell’ospitare uno, o più travel blogger, possano essere in grado di recuperare le spese e incrementare gli affari?

Fabio Sonce. Non solo le strutture possono recuperare le spese ma certamente possono incrementare gli affari. Ogni giorno più persone lasciano la loro testimonianza sui nostri social e direttamente sul blog di come abbiano scelto strutture o destinazioni delle quali abbiamo parlato. I riscontri sono chiari, è importante però che il gestore sappia leggerli e scegliere accuratamente con chi investire o meno. Aggiungo, dal 2017 disegniamo esperienze di viaggio per TO e strutture, in meno di un anno abbiamo avuto più di 500 prenotazioni reali da parte di ns followers e delle quali abbiamo traccia diretta. Se non è conversione questa, tanto che sono sempre più le strutture a richiedere questo tipo di collaborazione.

Alex Kornfeind. Sei assieme a tua moglie un travel blogger affermato e di riferimento. Se dovessi dare dei consigli a chi vorrebbe approcciare il tuo lavoro su cosa saresti intransigente?

Fabio Sonce. Professionalità, nel connotato stretto del termine, sempre. Quando ci si approccia a questa attività, che per pochi poi confluisce in una reale professione, si cerca forse notorietà, servizi gratuiti. Non è quello che ci siamo mai aspettati, soddisfazioni certo, ma vinciamo ogni volta che abbiamo testimonianza di una nuova prenotazione, e fortunatamente succede sempre più spesso.

Alex Kornfeind. “Social ergo sum”. Un travel blogger senza corrente per ricaricare smartphone, notebook e macchina fotografica è un travel blogger afono? La carta stampata è ancora un valore nella comunicazione?  

Fabio Sonce. Noi blogger soffriamo molto di un senso di inferiorità nei confronti della carta stampata, ne sono certo. Poi recentemente ho preso in mano una rivista di viaggio, molto quotata, e mi sono trovato una marea di pubblicità redazionale o come si chiama, contenuti scontati. A mio parere la carta stampata ha un suo valore se genera contenuti di qualità, diversamente è solo uno spreco.

Alex Kornfeind. Raro che un consulente turistico possa diventare travel blogger. Le è mai capitato invece di diventare consulente per qualche struttura che l’ha vista ospite vista la sua esperienza?

Fabio Sonce. Ritengo che attraverso il contatto quotidiano con la nostra ampia community di viaggiatori e vacanzieri, recepiamo molte informazioni su tendenze, richieste, necessità. Dati che possono certamente esser utili alle strutture per migliorare i loro servizi e strategia. Sì, ci è successo, sempre restando però su argomenti che conosciamo e non sforando in ambiti diversi dal nostro.

Link:

Intervista 2017 – https://www.key4biz.it/etourism-bit2017-intervista-fabio-sonce/185914/

Who is who – https://www.key4biz.it/fabio-sonce/185903/

Focus – https://www.key4biz.it/bit2017-chiude-i-battenti-e-apre-i-riflettori-sul-turismo-digitale/186499/