Enea Tech firma primo accordo regionale con l’Emilia Romagna: “Sfruttare le opportunità della Data Valley”

di |

Bonaccini-Colla: “Un ulteriore strumento per far crescere e correre il trasferimento tecnologico della ricerca e dell’innovazione a disposizione del sistema produttivo dell’Emilia-Romagna. A cui si aggiunge l’opportunità di attrarre ulteriori investimenti che possano generare nuova e buona occupazione”.

Tecnologie per l’energia pulita, sicura e accessibile, economia circolare ed economia blu, in relazione a tutela e conservazione dell’ambiente marino, saranno questi gli ambiti e le attività chiave in cui si svilupperà la collaborazione annunciata tra la Fondazione ENEA Tech e la Regione Emilia-Romagna, con il coinvolgimento della società Art-ER.

All’interno dell’accordo rientrano anche innovazione nei materiali, digitalizzazione, intelligenza artificiale, big data, manifattura 4.0, connettività di sistemi a terra e nello spazio, automotive, mobilità sostenibile e innovativa, compreso lo sviluppo di motori non inquinanti. Infine, ci sarà anche posto per città intelligenti, cultura, benessere e salute.

Investimenti, innovazione e “nuova buona occupazione”

Un ulteriore strumento per far crescere e correre il trasferimento tecnologico della ricerca e dell’innovazione a disposizione del sistema produttivo dell’Emilia-Romagna. A cui si aggiunge l’opportunità di attrarre ulteriori investimenti che possano generare nuova e buona occupazione”, si legge in un comunicato congiunto a firma del Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dell’Assessore Sviluppo economico, Vincenzo Colla.

Un tassello che si aggiunge al quadro complessivo degli strumenti già a disposizione per portare alle imprese quanto disponibile sul versante dello sviluppo, dell’innovazione, della conoscenza, dell’attrattività e dell’internazionalizzazione del sistema territoriale. Continuiamo a lavorare un obiettivo per noi prioritario: far crescere il sistema economico e produttivo emiliano-romagnolo creando qui condizioni e opportunità strutturali. Soprattutto in settori ad alto valore aggiunto – hanno precisato Presidente e Assessore – nei quali come Regione abbiamo investito puntando su formazione, ricerca e sviluppo, oltre alla rete regionale dei Tecnopoli, basata sul forte collegamento tra i nostri atenei e il mondo produttivo e l’Emilia-Romagna Data Valley”.

Procede spedito il lavoro di rafforzamento del network nazionale di innovazione da parte di ENEA Tech. Siamo contenti di avviare questo importante percorso sinergico con la Regione Emilia-Romagna, testimoniato dall’Accordo firmato oggi e da quello recentemente siglato con l’Università di Bologna, con l’obiettivo sviluppare iniziative verticali su ambiti prioritari per il sistema regionale, volti a valorizzare le competenze di eccellenza presenti sul territorio attraverso investimenti congiunti”, ha affermato Anna TampierI, Presidente Fondazione ENEA TECH.

L’accordo

Si tratta della prima sottoscrizione in Italia con una Regione, di un Accordo quadro con ENEA Tech, Fondazione di diritto privato vigilata dal Ministero dello Sviluppo economico, la cui missione è investire in tecnologie innovative di interesse strategico nazionale e di scala globale.

L’Accordo punta a sostenere iniziative in materia di ricerca e sviluppo dedicate a imprese che operano nel territorio regionale, in particolare start-up e Pmi innovative, con il coinvolgimento delle Università (con le quali sono previsti specifici accordi), degli enti di ricerca nonché degli incubatori e acceleratori già presenti.  Da fare attraverso le attività di ENEA Tech e del Fondo per il trasferimento tecnologico istituito presso il Ministero, gestito dalla Fondazione con una dotazione finanziaria di 500 milioni di euro.

Sui progetti si opererà congiuntamente, nelle forme e nei modi che verranno via via stabiliti con convenzioni operative o accordi attuativi.

I contenuti e gli strumenti

Gli strumenti di investimento di ENEA Tech su iniziative specifiche saranno integrati da misure e strumenti di finanziamento regionali dedicati alla ricerca, al trasferimento tecnologico, alla nascita e sviluppo di nuova impresa innovativa, inclusi quelli finanziati nell’ambito dei Fondi europei per lo sviluppo delle politiche di coesione, sia con riferimento alla fase di chiusura della presente programmazione sia della nuova, 2021-2027, coerentemente con la Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione.

Per valorizzare le competenze presenti sul territorio regionale, sono previsti anche investimenti congiunti.