GLI INFLUENCER

eJournalism. Anteprima #digit a Prato in attesa della manifestazione di settembre

di Claudia Dani |

Al centro del workshop il tema degli influencer in relazione all’informazione.

Si é svolto il 27 marzo scorso il primo evento del prossimo #digit15. La manifestazione dedicata al giornalismo digitale si terrà a settembre 2015 di nuovo a Prato. Al centro del workshop-anteprima di digit15 il tema degli influencer in relazione all’informazione.


#eJournalism è una rubrica settimanale promossa da Key4biz e LSDI (Libertà di stampa, diritto all’informazione).

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Ne abbiamo parlato con Daniele Chieffi, responsabile del mondo digitale di Eni e Piero Tagliapietra, autore di “Leader digitali. Dall’analisi dell’influenza on line all’influencer management”, laureato in semiotica. A moderare l’incontro Marco Renzi, uno degli organizzatori di Dig.it.

Attraverso i concetti di influenza, rilevanza, credibilità/reputazione, tempo e attenzione vengono raccontati chi sono e cosa fanno gli influencer.

Il ragionamento parte da un esempio di attualità il disastro Germanwings. Da un punto di vista digitale, è successo qualcosa che ha innescato una certa e forte viralità sul profilo della persona protagonista del fatto. Creando una comunitá di persone, cresciuta enormemente nell’arco di una giornata (da 1800 follower diventati dopo alcune ore 5000). Perchè è successo questo?

Riportiamo alcuni stralci dell’incontro e i video.

Daniele Chieffi ‘ciò che muove le grandi masse è l’emozione, intesa come che qualcosa ci muove, ci interessa. È il motore di base che muove tutta la rete. Sulla rete ha qualità e quantità ciò che può essere condiviso‘.

Non vale ciò che arricchisce il panorama culturale, ma ciò che diventa virale, viene condiviso’.

Daniele Chieffi ‘ veniamo a conoscenza di un fatto, perchè qualcuno ha deciso di raccontarcelo e di farlo in una certa maniera e questa cosa ha fatto si che tante persone sono state influenzate e hanno deciso di dedicarvi del tempo‘.

Daniele Chieffi ‘la definizione di influencer nasce da un concetto molto semplice: l’influencer è chiunque fra noi,  cambiano i concetti e i contesti. Cioè: quando si decide di commentare e condividere un determinato contenuto. Perché questo accade? Io la condivido per farla vedere agli altri. Cioè scelgo cosa proporre ai miei amici, alla mia comunità, faccio un ragionamento…

Questo tipo di scelta, una volta, era fatta da un giornalista. Il web ha dato il via ad una rivoluzione,  perchè ha diffuso un potere che prima era in mano ad una elite. Oggi tutti raccontiamo il nostro punto di vista e in qualche maniera siamo tutti ascoltati almeno nella nostra cerchia. Due concetti quindi l’influenza e la rilevanza del pubblico a cui mi riferisco. La rilevanza è data dal legame che ha con chi condivide il contenuto’.

10 anni fa unici in grado di dialogare con le aziende erano i giornalisti che riportavano le notizia ad essa relative al pubblico di riferimento e rilevante per quell’azienda.

Oggi ci sono tante altre persone che possono spostare la reputazione di un’azienda grazie al web. Tutti hanno gli strumenti per farlo.

Un  esempio su tutti:  Mc Donald ha cattiva reputazione è sinonimo di  junk food eppure è il quarto marchio più importante del mondo e la sesta  multinazionale al mondo… il problema è legato alla differenza fra cosa le persone pensano e cosa sono disposti a testimoniare pubblicamente, a condividere, è fondamentale nella rete’.

Ecco il concetto a cui arriviamo: la reputazione online è ciò che le persone sono disposte a testimoniare sul web riguardo  qualcosa.

Gli unici che orientano questi flussi sono gli influencer, perchè hanno in mano la credibilità/autorevolezza, perchè sono in grado di orientare i flussi d’opinione e sono quelli che hanno in mano alcuni utensili per muovere le leve del potere…

Piero Tagliapietra, nel suo testo, fornisce una spiegazione scientifica al comportamento degli influencer. Sono, secondo lui, comportamenti compulsivi quelli che ci orientano negli acquisti, il ruolo dell’influencer sta nel fare da innesco a comportamenti che tutti noi abbiamo come latenti.

Come si misura l’influenza in rete?

Risponde Chieffi ‘È influente chi riesce a creare viralità nella rete. I veri valori, nel web,  sono tempo e attenzione‘.

Per Tagliapietra il potere degli influenzare esiste: ‘ci sono persone che possono influenzare le nostre scelte, ma si tratta di scelte sulle quali siamo già disposti a dialogare‘.

‘ L’influenza è sempre negoziata, chi ascolta un influencer, prende una decisione. Si influenza una persona pronta ad essere influenzata. ‘ aggiunge i dati scientifici ‘influenza negoziata – siamo animali gli aspetti istintivi delle decisioni non si possono cambiare – il modo in cui prendiamo le decisioni è assolutamente istintivo e inconsapevolmente – è la biologia la scienza la base di partenza‘.

L’edizione di #digit15 a settembre a Prato:

Il tema di quest’anno sarà ‘Digitale è cultura’.  Si tratta dell’ evoluzione naturale del ragionamento fatto in quattro anni di manifestazione. Ci si è accorti che il problema principale è che non viene compreso il cambiamento culturale in atto e questo accade a tutti i livelli: tutti tendono a traslare il mondo analogico in quello digitale e questo, secondo noi, non è il modo giusto per affrontare queste tematiche.

Nella nuova edizione proveremo a introdurre una serie di argomenti che facciamo capire che l’approccio giusto è proprio la comprensione profonda dei mutamenti e non della trasformazione di processi che già esistono in altri utilizzando gli strumenti digitali.

Non è la tecnologia che fa la differenza ma la testa delle persone. Come le persone si rapportano rispetto a questo tipo di cultura.