Assemblea generale

Egta a Budapest: la pubblicità chiave di accensione dell’economia

di |

All’Assemblea generale di Egta presentato il programma delle iniziative del prossimo biennio. L’advertising su tv e radio centrale per la ripresa economica.

L’advertising resta ancora volano di crescita per l’economia. Di questo è convinta l’Egta – Associazione europea delle Concessionarie di pubblicità di televisione e radio – come si è rilevato ieri all’Assembla generale che si è tenuta a Budapest.

Nella storica Sala dei Concerti della città gli speakers hanno sottolineato che “il cambiamento è permanente e che la pubblicità in tv e radio è la chiave di accensione dell’economia”.

Un mercato in forte cambiamento per via dell’esplosione dei dispositivi mobili e del numero crescente delle connessioni internet.

“L’avvento dei devices – spiega l’Egta – con la digitalizzazione pressoché globale sta modificando l’atteggiamento dei consumatori e le tecniche di marketing e di vendita”.

Secondo l’Associazione, la capacità della tv di offrire contenuti di alta qualità su un’ampia e crescente gamma di schermi e device fornisce agli advertiser nuovi e sempre più sofisticati elementi di contatto.

Il grande punto di forza della radio, per Egta, resta la sua enorme rilevanza locale che attraverso una piattaforma ad alto impatto offre ai marchi grosse opportunità.

Nuove possibilità di guadagno nascono dalla comprovata capacità di entrambi i media di abbracciare l’innovazione tecnologica, dai second screen e servizi OTT per la tv a soluzioni ibride broadcast e IP per la radio.

A Budapest, l’Egta ha anche presentato il programma delle iniziative del prossimo biennio per il quale è stato eletto Presidente Jan Isenbart di IP Deutschland e un Vicepresidente italiano, Claudio Anselmi di Publitalia.

Paolo Lutteri, già rappresentante di Rai Pubblicità all’Egta, è stato nominato Membro Onorario dell’Associazione.

Egta conta oggi 132 Associati di 32 Paesi e rappresenta una raccolta pubblicitaria in Europa stimata in oltre 70 miliardi di euro.

Da un’analisi di Egta del febbraio scorso emerge, infatti, che nonostante la forte incertezza del mercato, la televisione e la radio in Europa registreranno più del 2% di crescita delle spese pubblicitarie nel corso del 2015, in linea con la performance dello scorso anno.