L'indagine

Effetti distorsivi e pluralismo, perché Agcom indaga su accordo Tim-Dazn per la Serie A

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L'Agcom ha avviato un'indagine per verificare la presenza di elementi distorsivi o lesivi del pluralismo dalla partnership fra Tim e Dazn che si è aggiudicata i diritti di trasmissione della Serie A per il prossimo triennio.

Diritti Serie A per il prossimo triennio, la storia non è ancora finita. Dopo l’assegnazione de diritti al duo Tim-Dazn, l’Agcom ha avviato un’indagine sull’accordo di distribuzione fra le due aziende. Ci vorranno 120 giorni perché l’esame dell’Autorità di Via Isonzo giunga al termine. E’ quanto prevede la delibera n. 108/21/CONS, avviata il 31 marzo per verificare “la sussistenza di effetti distorsivi o di posizioni comunque lesive del pluralismo”.

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Cosa prevede l’accordo Tim-Dazn

L’accordo tra Tim e Dazn prevede che i contenuti dello streaming sportivo finiscano su Timvision a partire da luglio: l’indagine valuterà i ricavi complessivi degli operatori (sia nel settore delle comunicazioni elettroniche che nel Sic – Sistema integrato delle comunicazioni), eventuali barriere all’ingresso, il livello di concorrenza nei mercati interessati, le dimensioni di efficienza economica nell’impresa, sinergie derivanti dalle attività svolte in mercati differenti, ma contigui), indici quantitativi di diffusione dei programmi radiotelevisivi. Un procedimento analogo è stato avviato a fine marzo nei confronti di Fininvest e Mediaset (delibera n° 107/21/Cons). A gestire il procedimento è la Direzione Infrastrutture e Servizi di Media; l’atto può essere impugnato davanti al Tar del Lazio entro 60 giorni dalla notifica dello stesso.

Su cosa indagherà l’Agcom

Fra le altre cose, l’Autorità indagherà su quanto emerge “dal comunicato stampa della società Telecom S.p.A. del 26 marzo 2021, nel quale la stessa ha annunciato di aver firmato un accordo di distribuzione con DAZN che, estendendo la partnership in essere, porta su TIMVISION i contenuti del servizio streaming per i prossimi tre anni. La collaborazione partirà a luglio 2021 e comprenderà tutto il catalogo di contenuti sportivi live e on demand di DAZN. Nel comunicato la Società ha dichiarato che “DAZN, che si è aggiudicata i diritti televisivi per le partite di Serie A per le stagioni 2021-2024, proseguirà la distribuzione delle partite via Internet e ha scelto TIM come partner strategico. Pertanto, TIM si sarà l’operatore di telefonia e Pay Tv di riferimento per l’offerta dei contenuti di DAZN in Italia””.

Nelle more dell’abolizione della Legge Gasparri

Nelle more dell’abolizione della Legge Gasparri da parte della Corte di Giustizia Europea, “l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è tenuta ad avviare un’istruttoria, da concludere entro il termine di sei mesi dalla data di avvio del procedimento, volta a verificare la sussistenza di effetti distorsivi o di posizioni comunque lesive del pluralismo, sulla base di criteri previamente individuati, tenendo conto, fra l’altro, dei ricavi, delle barriere all’ingresso nonché del livello di concorrenza nei mercati coinvolti, adottando, eventualmente, i provvedimenti di cui all’articolo 43, comma 5, del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, per inibire l’operazione o rimuoverne gli effetti. 2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano altresì ai procedimenti già conclusi dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in applicazione del comma 11 dell’articolo 43 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177.”.

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L’asta per l’assegnazione dei diritti della serie A per il triennio 2021-2024 non è ancora chiusa. Manca ancora l’assegnazione del pacchetto delle tre partite in co-esclusiva. Dopo la chiusura dell’asta Sky si riserva di fare ricorso contro l’assegnazione delle 10 partite al duo Dazn-Tim.