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Droni per tutti? Da quando non serve l’attestato fino alla licenza Enac obbligatoria

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La guida che si rifà all’ultima versione del regolamento Enac sui droni.

Molti vorrebbero acquistare un drone, ma poi desistono perché si pensa sia sempre obbligatoria avere la licenza o un attestato per pilotarlo. Altri, invece, credono che una volta acquistato il dispositivo sia possibile farlo volare ovunque e registrare con la telecamera tutto e tutti. Non solo, anche pubblicarlo sui social network e sui siti web in generale. Ovviamente ci sono delle regole da rispettare.
Ecco la guida che si rifà all’ultima versione del regolamento Enac sui droni.

Droni per fini ricreativi e sportivi, non serve l’autorizzazione dell’Enac

Non tutti i droni sono uguali. Si differenziano per modelli, caratteristiche tecniche, peso e per le modalità di utilizzo. Infatti la grande differenza per capire bene quando è o non è necessario l’attestato o quando è obbligatoria la licenza è sapere se il drone è impiegato per fini ricreativi e sportivi o per motivi professionali (operazioni specializzate o in attività scientifiche, sperimentazione e ricerca). In quest’ultimo caso sono definiti Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR).

Dunque se si acquista un dispositivo per pilotarlo per motivi ricreativi e sportivi non è necessaria l’autorizzazione da parte di Enac, “è sufficiente attenersi alle disposizioni del Regolamento ENAC Sezione VII”.

Cosa prescrivono alcune di queste ultime disposizioni? 

Per pilotare i droni per fini ricreativi e sportivi non è richiesta neanche la riserva di spazio aereo se:

a) gli aeromodelli hanno le seguenti caratteristiche:

1) massa operativa al decollo minore di 25 kg;

2) massima superficie alare di 500 dm2;

3) massimo carico alare di 250 g/dm2;

4) massima cilindrata totale dei motori a pistoni di 250 cm3; o massima potenza totale dei motori elettrici 15 kW o massima spinta totale dei motori a turbina di 25 kg (250 N) o massima potenza totale motori turboelica 15 kW;

5) a volo libero o a volo circolare vincolato;

6) aerostati ad aria calda con peso totale del contenitore di gas trasportato per i bruciatori non superiore a 5 kg; e

b) l’attività rispetta i seguenti requisiti:

1) sia effettuata di giorno e l’aeromodellista mantenga il continuo contatto visivo con l’aeromodello, senza l’ausilio di dispositivi ottici e/o elettronici;

2) sia effettuata in aree opportunamente selezionate dall’aeromodellista, fino ad un’altezza massima di 70 m AGL entro un raggio massimo di 200 m, in zone non popolate, sufficientemente lontano da edifici, infrastrutture e installazioni;

 

Per condurre droni con peso minore ai 25 Kg necessario l’attestato 

L’articolo 21 del regolamento Enac prevede che: “Per la conduzione di APR di massa operativa al decollo minore di 25 kg in condizioni VLOS è necessario il possesso dell’Attestato di Pilota di APR, rilasciato da un Centro di Addestramento APR riconosciuto da Enac”. 

 

Per condurre droni con peso superiore i 25 Kg necessario la licenza 

Il successivo articolo, il 22 del regolamento introduce la licenza di pilota che ha una validità di 5 anni: “Per la conduzione di APR in operazioni BVLOS oppure di APR con massa al decollo maggiore o uguale a 25 kg, è necessario il possesso di una Licenza di Pilota di APR rilasciata dall’Enac.

Per approfondire: