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Droni a fini ricreativi, come utilizzarli rispettando la privacy

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La guida dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali per chi utilizza i droni a fini ricreativi. I 7 consigli per non violare la privacy.

Ormai ad ogni matrimonio “l’ospite” che non può mancare è il drone. Ce lo troviamo sopra le nostre teste prima e dopo la cerimonia e poi mentre siamo a festeggiare con gli sposi. Può succedere di essere ripresi da un drone anche in spiaggia o addirittura “spiati” mentre siamo sul terrazzo di casa.

Allora quali sono le regole per utilizzare in modo legale i droni per fini creativi rispettando la privacy dei cittadini? Sebbene le norme di sicurezza cambino da Stato a Stato, ecco quelle previste dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (EASA):

  1. Non volare nei luoghi in cui puoi mettere in pericolo qualcuno
  2. Non puoi volare sopra le persone, le case e i veicoli. Puoi farlo a una distanza di almeno 50 metri e l’altezza consentita per le riprese è al massimo di 150 metri.
  3. Volare ad almeno a 5 km da un aeroporto.
  4. Il pilota deve sempre tenere un contatto visivo con il mezzo, non può pilotarlo da remoto.

In aiuto ci viene anche l’Autorità garante per la protezione dei dati personali che ha realizzato la guida con 7 consigli.

Tra i più importanti: quando non viene utilizzato per fini, se si vogliono diffondere le riprese fatte col drone è necessario il consenso dei soggetti ripresi. Quando è difficile raccoglierlo, i soggetti devono essere irriconoscibili o perché ripresi da lontano o con volti offuscati. Inoltre evitare sempre le riprese nelle proprietà private altrui (casa, giardino domestico), perché si potrebbero violare norme penali.

Per approfondire: