la votazione

Ddl Concorrenza. Cambio operatore con SPID, pagamenti col cellulare e ‘albo’ per WhatsApp&Co

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Approvata in Senato la legge annuale per la concorrenza e le tutele dei consumatori, l'ultimo voto spetta alla Camera. Tante le novità: cambio gestore via telematica per pay-tv, telefonia fissa, mobile e internet; impulso ai pagamenti con il credito telefonico e un registro speciale per gli OTT che usano la numerazione telefonica pur non essendo operatori Tlc.

La legge che stimola la concorrenza e aumenta le tutele dei consumatori è stata approvata oggi in Senato con 158 voti, dopo quasi due anni e un iter parlamentare travagliato. Il governo aveva posto la questione di fiducia sul testo approvato dalla Camera il 7 ottobre 2015. Ora, dopo il via libera dei senatori, il disegno di legge ritornerà alla Camera per la terza e definitiva lettura.

Tante le novità, ecco le principali nei settori comunicazioni, pagamenti digitali, OTT e Poste.

Cambio gestore anche con lo SPID (dunque non obbligatorio)

Il testo del provvedimento prevede la semplificazione delle procedure di abbonamento alla pay-tv, alla telefonia fissa e mobile e a Internet. Semplificate anche le modalità di recesso o di passaggio a un altro operatore con la garanzia di recesso o di cambio gestione in via telematica, ossia sarà possibile anche attraverso il sistema pubblico dell’identità digitale (SPID). Quindi questa strada non è obbligatoria ed è la conferma del dietrofront del Parlamento e del Governo sullo SPID, fino a pochi mesi fa reso obbligatorio per il bonus docenti e bonus cultura e ora perfino escluso dal bonus di 800 euro per le mamme che partoriscono quest’anno.

Il testo introduce inoltre la durata massima dei contratti di promozione, che non potrà superare i 24 mesi. Quanto ai costi di uscita, questi dovranno essere proporzionati al valore del contratto e alla durata residua della promozione.

Si pagherà di più con il cellulare

Al fine di promuovere la massima diffusione dei pagamenti digitali ed elettronici sarà possibile pagare con il credito telefonico, quindi con il cellulare, i biglietti per i musei, eventi culturali e per il trasporto pubblico. Ma la vera rivoluzione nel settore sarebbe stato introdurre una sanzione per gli esercizi commerciali sprovvisti di POS, al momento la legge rende obbligatorio il dispositivo per i pagamenti digitali, ma non sono previste multe per chi non lo possiede.

Il registro “speciale” per WhatsApp &Co

 Viene istituito, presso il ministero dello Sviluppo economico, un registro alternativo a quello dove sono inseriti gli operatori tradizionali di telecomunicazioni, destinato quindi a raccogliere in un elenco unico tutti i soggetti che, pur non essendo operatori Tlc, offrono servizi di trasmissione voce e dati (ad esempio WhatsAppViber, Facebook, ecc..) e sono associati ad uno specifico numero di telefono.

Poste italiane perde un’esclusiva

Poste Italiane non avrà più l’esclusiva sulla spedizione di atti giudiziari e di notifica delle sanzioni a partire dal 10 giugno 2017, nonché dei servizi inerenti le notificazioni delle violazioni del codice della strada.