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dcx. Le conseguenze dell’ Industrial Internet of Things

di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience |

L’Internet delle Cose ha attirato l’attenzione soprattutto per le sue conseguenze sulla retail customer experience e il profondo impatto sulla gestione della relazione con i clienti.

#dcx è una rubrica quotidiana dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience.
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L’Internet delle Cose (Internet of Things, per dirla con gli inglesi) sta rapidamente diventando il centro nevralgico delle ricerche e degli investimenti in innovazione. La comunicazione tra oggetti e macchine – anche senza intervento umano – è destinata a cambiare il modo in cui le aziende creano prodotti ed esperienze per i loro clienti. Lasciando un segno evidente nella crescita economica dei prossimi dieci anni. Ecco perché gli analisti già parlano di Industrial Internet of Things.

L’Internet delle Cose ha attirato l’attenzione soprattutto per le sue conseguenze sulla retail customer experience e il profondo impatto sulla gestione della relazione con i clienti. Se si sposta il focus dall’utente finale al processo produttivo, lì entra in gioco la sua ‘versione industriale’, livello zero di una trasformazione che coinvolge la identity, il design, la produzione e la vendita.

Forbes ha definito questo trend tecnologico come “un network in continua espansione di dispositivi, macchine e oggetti intelligenti e interconnessi”. Accenture, analizzando i riflessi economici della Industrial I-o-T, ha previsto un aumento di 14.2 trilioni di dollari nel prodotto interno lordo delle principali 20 economie del mondo entro il 2030. La vera domanda, allora, è se le aziende sono pronte ad affrontare la sfida della Internet of Things.

Secondo le ultime rilevazioni, purtroppo, la risposta è tutt’altro che positiva. Ecco perché sempre Accenture ha identificato le tre aree di intervento più importanti per prepararsi a questa rivoluzione tecnologica:

  • Rivedere i modelli industriali – le aziende devono ridisegnare a struttura organizzativa e operativa nel segno di una maggiore efficienza e senza dimenticare i clienti.
  • Sfruttare il valore dei data – si parla tanto di big data ma ancora pochi sono i brand in grado di passare dall’accumulo compulsivo di informazioni all’estrazione di insight strategici.
  • Prepararsi al futuro del lavoro – l’automazione non significa certo la fine della forza lavoro. L’employee engagement, al contrario, diventerà sempre più centrale nelle strategie di marketing.

Per approfondire:

http://blog.neosperience.com/3-ways-the-internet-of-things-changes-retail-customer-experience

http://blog.neosperience.com/how-the-internet-of-things-will-transform-digital-customer-experience

http://blog.neosperience.com/why-employee-engagement-is-crucial-for-a-better-customer-experience

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