Competenze

Data center day 2022: Aruba avvia corsi di formazione per avvicinare i giovani alle professioni del futuro

di |

Lugo (Aruba): “Per attirare i talenti, le aziende devono svolgere un ruolo attivo incoraggiando le giovani risorse a sviluppare nuove competenze, oltre a quelle già in loro possesso”. Pronto nuovo ciclo di corsi di formazione della durata complessiva di 490 ore, per i ruoli di “IT Operator” (TechOps) e “Professional System Administrator”.

La corsa ai data center

In tutto il mondo si stanno costruendo nuovi data center per quasi 3 GW di capacità installata, in aumento di quasi il doppio rispetto agli 1,6 GW del 2020, secondo stime Cushman & Wakefield. Un settore in rapida crescita che deve far fronte ad una domanda mondiale sempre più grande e allo stesso tempo fortemente influenzata dalle gravi crisi del nostro tempo: pandemia, guerra in Ucraina, rialzo dei prezzi di energia e materie prime, economia in difficoltà.

Nonostante le tante emergenze in atto, non c’è dubbio che la trasformazione digitale della nostra società e soprattutto dell’economia e delle imprese sta determinando un progressivo spostamento sulla rete delle attività lavorative, formative, di acquisto, di vendita e di intrattenimento, che accompagnano la crescita di soluzioni tecnologiche orientate a favorire il lavoro e lo studio da remoto, gli acquisti online, i pagamenti digitali e l’infotainment nel suo insieme.

Per questo c’è e ci sarà sempre più bisogno di infrastrutture di questo tipo e oggi, in occasione dell’International data center day 2022, Aruba ha annunciato l’avvio di un nuovo ciclo di corsi di formazione sostenuti dal fondo FormaTemp, della durata complessiva di 490 ore, indirizzati ai candidati interessati ai ruoli di “IT Operator” (TechOps) e “Professional System Administrator”, figure professionali cruciali nella progettazione e implementazione della rete informatica e della protezione dei dati.

Il primo ciclo di incontri prenderà il via a partire dal mese di maggio 2022 e prevede la formazione virtuale di 12 partecipanti a livello nazionale, neolaureati STEM o diplomati in informatica. Al termine del percorso possibile anche l’inserimento dei giovani in azienda.

La strategia di Aruba

Le competenze tecnologiche sono alla base dei mestieri del futuro ma trovare profili in linea con quanto richiesto non è sempre così immediato soprattutto quando ad essere ricercate sono figure molto verticali”, ha commentato Andrea Lugo, Direttore HR di Aruba

Esistono numerose opportunità relative alla progettazione, alla gestione, al controllo e alla sicurezza dei data center – ha aggiunto Lugo – ma per attirare i talenti nel settore, le aziende devono svolgere un ruolo attivo incoraggiando le giovani risorse a sviluppare nuove competenze, oltre a quelle già in loro possesso“.

“I data center si evolvono continuamente per soddisfare i più elevati standard di mercato. Dalla sostenibilità all’efficienza, le varie branche coinvolte stanno diventando sempre più complesse e variegate, il che significa che l’avanzamento di carriera nel settore è certamente possibile, ma presuppone l’acquisizione di skill sempre più specifiche”, ha proseguito Lugo.

Inoltre per alcuni ruoli sarà fondamentale riuscire ad acquisire competenze gestionali e manageriali, ciò al fine di consentire una miglior efficienza e collaborazione all’interno dei team di lavoro ed anche una maggiore consapevolezza dell’utilizzo delle risorse aziendali”, ha sottolineato il Direttore HR.

L’obiettivo è avvicinare al mondo dei data center i giovani talenti interessati a sfruttare le proprie IT skill per raggiungere dei concreti obiettivi lavorativi.

Gli studenti impareranno ad installare, configurare e amministrare client e server, garantendo gli standard di sicurezza dei sistemi e coordinando le procedure per prevenire e reagire a problematiche di tipo informatico e a cyberattacchi”, si legge nel comunicato di Aruba.

I data center di Aruba in Italia ed in Europa

Aruba è proprietaria del più grande data center campus d’Italia a Ponte San Pietro, a Bergamo, con una struttura alimentata da fonti rinnovabili che si compone di DC-A già attivo dal 2017, dotato di 10 sale dati, mentre due nuovi moduli (DC-B e DC-C) sono di imminente attivazione.

Una strategia energetica in linea con il programma europea del Green New Deal, che prevede entro il 2030 data center climaticamente neutri in tutti gli Stati dell’Unione.

Il cloud provider italiano dispone inoltre di due ulteriori data center proprietari ad Arezzo, di un altro che sorge a Ktiš (Repubblica Ceca), principalmente dedicato ai paesi dell’Europa centrale e orientale, e di un network di data center partner a Praga, Francoforte, Parigi, Varsavia e Londra.

Un ulteriore data center proprietario (Hyper Cloud Data Center) è in costruzione a Roma, presso l’area del Tecnopolo Tiburtino e, una volta completato, diventerà il punto di riferimento dei servizi IT nel Centro Italia per le aziende, la Pubblica Amministrazione centrale e gli enti locali.

A livello europeo, secondo stime Research and markets, gli investimenti nel settore dei data center potrebbero crescere ad un tasso medio annuo (Cagr 2022-2027) del +5,53%.