L'emergenza

Cura Italia, non segnalato l’emendamento della Lega per la rete unica (che potrebbe tornare alla Camera)

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La Lega non segnala al Senato il maxiemendamento all'articolo 82 del Decreto Cura Italia sulla rete unica, che potrebbe rispuntare alla Camera. Anche il M5S ritira il suo emendamento sullo stop alla portabilità.

La Lega ci ripensa e non segnala al Senato il maxiemendamento sulle Tlc che comprende anche la richiesta al Governo di elaborare un piano per la rete unica, oltre a quello sulla sospensione alla portabilità per tutto il periodo dell’emergenza virus.

L’articolo 82 del Cura Italia

L’articolo 82 del decreto Cura Italia riguarda il ruolo essenziale delle telecomunicazioni nel periodo di emergenza dovuta al virus. Un ruolo di pubblica utilità assegnato alle reti e agli operatori in un periodo che andrà avanti almeno fino al 31 luglio, come stabilito dal testo del Dpcm, che si trova attualmente al Senato. Oggi il gruppo della Lega al Senato non ha “segnalato” (questo il termine tecnico per dire che per il momento ha messo in secondo piano l’emendamento sulla rete unica), primo firmatario Matteo Salvini, all’articolo 82, che al momento è quindi decaduto. Il passo indietro della Lega riguarda anche la richiesta di sospensione alla portabilità (che fa parte del maxiemendamento), condivisa con il M5S. Anche il Movimento, che in un primo tempo era andato avanti sulla portabilità, ha deciso di ritirare il suo emendamento in materia.

La Lega per ora ci ripensa

La Lega per ora ci ripensa, ma le cose potrebbero cambiare alla Camera dove l’emendamento sulla rete unica potrebbe ritornare in ballo con un’attualizzazione della parte sulla portabilità dei numeri in base all’evolversi della situazione. Per il momento, però, l’emendamento “non segnalato” decade.

In particolare, all’articolo 82.3, dopo il comma 6, la Lega proponeva di inserire i seguenti commi:

Accelerazione piano BUL, sospendere collaudi nelle aree bianche

        «7. Al fine di semplificare ed accelerare i lavori del Piano Banda Ultralarga nelle aree bianche il concessionario avvia immediatamente il servizio nei comuni completati, anche nelle more del collaudo, che sarà effettuato nelle forme ordinarie al termine dell’attuale periodo emergenziale.

Presidenti di Regione commissari per il piano BUL

        8. La Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di velocizzare i lavori nelle aree bianche del Piano Banda Ultralarga può nominare il Presidente della Regione/Provincia Autonoma commissario straordinario anche per l’acquisizione di permessi concessori da parte di enti e società.

Open Fiber può assegnare lavori anche ad altri player nelle aree bianche

        9. Al fine di velocizzare i lavori e l’avvio del servizio, il Concessionario (Open Fiber ndr) per la realizzazione e la gestione del Piano Banda Ultralarga nelle aree bianche, può affidare anche ad altri soggetti, oltre a quello individuato in sede di gara, i servizi di progettazione a livello territoriale individuando in forma diretta o con modalità semplificate almeno un soggetto in ogni regione o provincia autonoma.

Dopo l’emergenza un piano di Governo per la rete unica

        10. Terminata l’emergenza e comunque entro 12 mesi dall’entrata in vigore della presente Legge, il Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Ministro dell’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, presenta un piano per la costituzione di una rete unica di banda ultralarga a livello nazionale, anche prevedendo la convergenza delle reti esistenti. Il Piano dovrà acquisire l’intesa in sede di Conferenza Unificata.

Mise chieda ok Ue per aiuti di Stato in aree grigie

        11. Al fine di dare avviare l’intervento di infrastrutturazione nelle aree grigie servite da almeno un operatore e delle aree dichiarate grigie in fase di consultazione pubblica ma non ancora servite dagli operatori, il Ministero dello Sviluppo Economico richiede il parere positivo per aiuti di stato alla Commissione Europea informa urgente, vista l’attuale emergenza sanitaria in atto.

Scuola digitale, trasferire alle regioni le risorse per la fibra ottica

        12. Al fine di garantire la piena operatività di tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado si richiede di trasferire alle regioni/province autonome le risorse ad esse dedicate per connettività e fibra ottica, previste da apposita Delibera CIPE (voucher per incentivo alla domanda), affinché sia garantita una connessione a banda ultralarga per tutte le scuole entro l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021, assicurando una gestione anche da remoto dell’offerta didattica.

Piano BUL, ritardi non ricadano sulle Regioni con taglio fondi

        13. Nel caso in cui l’emergenza Covid-19 si ripercuota negativamente sui tempi di attuazione del Piano Banda Ultra Larga nelle aree bianche del Paese, già pesantemente compromessi dai ritardi in essere, il Governo si impegna a salvaguardare le Amministrazioni Regionali da ogni pregiudizio economico derivante da tali ritardi dell’esecuzione – in particolare rispetto alle risorse cofinanziate dalla Regioni con fondi europei – e a rendere disponibile identiche somme compensative per la prosecuzione dell’infrastruttura BUL, al fine di garantire il completamento delle sue opere secondo la originaria dotazione di spesa prevista.

Stop a portabilità durante l’emergenza

        14. In considerazione dello stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, fino al termine dell’emergenza le imprese che svolgono attività di fornitura di reti e servizi di comunicazioni elettroniche non potranno realizzare compagne commerciali straordinarie di contrattazione di servizi di comunicazione elettroniche che richiedano la portabilità del numero, nella misura in cui ciò implichi la necessità degli utenti di spostarsi fisicamente verso i centri di attenzione al pubblico ovvero se ciò comporti l’intervento fisico di tecnici per mantenere la continuità del servizio in fase di migrazione tra Operatori diversi. Sono altresì sospese tutte le operazioni di portabilità di numeri fissi e mobili nonché la generazione di nuovi numeri che non siano in corso, salvo nel caso sia necessario all’attivazione di nuove connessioni.».

L’emendamento è stato ritirato, vedremo se tornerà di attualità più avanti.