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Crowdfunding, l’iniziativa dell’Anci per i comuni terremotati

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Da oggi è online la piattaforma attraverso la quale l’Anci punta a raccogliere fondi da donare ai Comuni del Centro Italia e a Ischia colpiti dal sisma. Le donazioni possono essere effettuate sui progetti presentati dagli enti locali.

Da oggi è online La solidarietà non trema, la pagina dedicata all’iniziativa dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) per aiutare sia i Comuni del Centro Italia colpiti, un anno fa, dal sisma sia a Ischia, colpita due giorni fa dal terremoto. È un progetto di crowdfunding, una raccolta fondi dal basso. “Contiamo”, ha dichiarato Antonio Decaro, presidente dell’Anci, “di raddoppiare il milione di euro già raccolto per i Comuni del cratere grazie alla generosità di cittadini, associazioni e imprenditori che potranno sfogliare online e quindi scegliere su quale progetto investire il proprio contributo, che potrà essere di qualsiasi entità”.

Di fatti l’iniziativa da domani e fino al 31 ottobre funzionerà così: i Comuni del cratere potranno candidare i loro progetti, che una commissione congiunta valuterà e inserirà sulla piattaforma. Dal 15 novembre, e per i successivi 90 giorni, i progetti saranno online e chiunque potrà contribuire con donazioni di qualsiasi entità, tramite una procedura molto semplice indicata sul sito di Eppela. Ogni singolo progetto deve raggiungere il 50%, che rappresenta la soglia di cofinanziamento. In ogni caso la parte già raccolta dall’Anci sarà assegnata. “Il cittadino ha la possibilità di essere parte attiva della ripartenza dei luoghi colpiti dal sisma. Eppela farà la sua parte, non trattenendo alcuna commissione su questi progetti, perché ogni euro raccolto sarà necessario per la ripresa dei singoli Comuni”, ha detto Nicola Lencioni, Ceo di Eppela.

Già raccolto (offline) oltre 1 milione

L’Anci ha già raccolto oltre 1 milione di euro durante quest’anno, grazie al contributo di 369 Comuni, 1182 privati e 99 associazioni.  In parte queste risorse sono state già assegnate ai Comuni colpiti dal sisma del centro Italia, per piccoli interventi o acquisti.

È capitato di finanziare l’acquisto di uno scuolabus per Acquasanta, o di strumenti per l’osservatorio astronomico di Esanatoglia o ancora di pc perché quei Comuni danneggiati dalle scosse potessero riprendere l’attività amministrativa.

Sono stati assegnati contributi (diecimila euro la soglia massima) in risposta a 29 richieste che hanno assorbito 176 mila euro di quel milione iniziale. Altri 70 mila euro sono stati affidati ad Anci Marche per un progetto di recupero beni culturali mobili danneggiati dal terremoto, in collaborazione con il Pio Sodalizio dei Piceni (che ha contribuito con altri 100 mila euro).

L’operazione di crowdfunding

L’Anci dispone ancora di 700 mila euro. Così ha dato vita al progetto di crowdfunding per raddoppiare questa somma con una raccolta fondi dal basso.

Ottima iniziativa: in bocca al lupo.