Il tavolo

Copyright, partiti i negoziati del trilogo. Gli appelli di autori e creativi Ue ‘Approvate la riforma’

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Le riunioni sono iniziate ieri sera e proseguiranno anche oggi, fino all’appuntamento finale di domani, mercoledì 13 febbraio. In rete appelli e lettere alle Istituzioni Ue per rafforzare la tutela del diritto d’autore online: si all’economia di internet, ma limitare lo strapotere degli OTT.

A piccoli passi procede in avanti il percorso della riforma europea del copyright e questa settimana potrebbe essere quella decisiva, con le riunioni del trilogo a cui prendono parte i rappresentanti del Consiglio dell’Unione europea, del Parlamento europeo e della Commissione europea.

Al centro dei negoziati sempre gli articoli più caldi del testo, soprattutto gli articoli 11 e 13.

Venerdì scorso, grazie ad un accordo last minute tra Germania e Francia si è riusciti a far convergere la maggioranza dei voti su un testo relativo proprio all’articolo 13.

Il testo in questione, secondo quanto riportato dall’AGI, prevede l’obbligo per tutte le piattaforme di età superiore ai 3 anni di eliminare automaticamente i caricamenti degli utenti di contenuti di testo e audiovisivi che violino il diritto d’autore.

Nello specifico, si afferma che “i filtri di caricamento devono essere installati da qualsiasi piattaforma o sito, tranne i servizi che soddisfano tutti e tre i seguenti criteri: disponibile al pubblico per meno di 3 anni, fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro, meno di 5 milioni di visitatori unici al mese”.

Le riunioni del trilogo sono iniziate ieri sera e proseguiranno anche oggi, fino all’appuntamento finale di domani, mercoledì 13 febbraio, con una prima tornata di negoziati ufficiali.

In un tweet di Andrus Ansip, vicepresidente della Commissione europea, c’è l’invito a tutti i rappresentanti delle istituzioni europee riuniti nel trilogo a trovare al più presto un accordo sul diritto d’autore in Europa: “Abbiamo la responsabilità di trovare un compromesso che vada bene per tutti. Non c’è alcun motivo perché questo non accada. Dobbiamo e possiamo proteggere i diritti dei creatori da un lato e garantire la vitalità dell’economia di internet dall’altro”.

Sulla bozza del testo in discussione il Parlamento ha pubblicato un testo di “domande e risposte” (Q&A) per meglio comprendere i punti chiave della riforma.

Nel frattempo, si moltiplicano gli appelli e le lettere di associazioni di autori e creativi nell’ambito dell’audiovisivo, dell’editoria, della musica, dell’informazione, con l’obiettivo di esortare i rappresentanti delle istituzioni europee impegnati nei negoziati a trovare subito un accordo sul testo definitivo della riforma che garantisca finalmente nuove regole valide per tutti che tutelino efficacemente i diritti di copyright all’interno del mercato unico digitale

Tra queste ci sono le prese di posizione della Society of audiovisual authors (SAA), della European Composer and Songwriter Alliance (ECSA) e della nostra Associazione italiana editori (AIE).

L’ultima votazione ha visto dieci Paesi contrari al testo che da ieri è sottoposto al trilogo Ue, tra cui il Governo italiano.

Non c’è infatti ancora una posizione condivisa da tutti, ma nei prossimi giorni sicuramente si troverà un accordo sul testo per proseguire i negoziati, fino all’approvazione finale, che tutti auspicano entro la fine della legislazione attuale, cioè prima delle elezioni europee di maggio prossimo.

Obiettivo generale: tutelare il diritto d’autore online, limitare lo strapotere degli over the top (gli OTT, tra cui Google, Facebook, Apple, Amazon) e allo stesso tempo promuovere e facilitare lo sviluppo dell’economia di internet, senza troppi lacci e vincoli.