La dichiarazione

Copyright, Antonio Tajani ‘I giganti del web non si arricchiranno più a spese dei contenuti europei’

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“Le nostre nuove regole mirano a mettere fine all’attuale far-west digitale, garantendo giusta remunerazione ai creatori e difendendo autori, giornalisti, scrittori e tutti gli artisti, musicisti, commediografi, designer e stilisti”.

Ieri sera i rappresentanti delle Istituzioni europee riuniti nel trilogo hanno dato il via libera alla riforma del copyright. Dopo una lunga ed estenuante trattativa, apertasi lunedì e terminata appunto ieri in serata, l’Unione europea è alla fine riuscita a produrre un quadro di regole moderno ed equo per la tutela dei diritti d’autore per il più grande mercato digitale al mondo.

Con l’accordo raggiunto ieri tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue sulla nuova direttiva per la protezione del diritto d’autore, l’Unione europea ha dimostrato la sua determinazione a proteggere e valorizzare l’inestimabile patrimonio di cultura e creatività europea”, ha dichiarato in una nota il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, a seguito dell’accordo raggiunto per la protezione dei diritti d’autore online.

Con l’accordo appena raggiunto sulla direttiva #copyright proteggiamo la creatività europea. Musicisti, attori, scrittori, giornalisti, audiovisivo, avranno diritto a una giusta remunerazione anche dai giganti del web.17720:50 – 13 feb 2019Informazioni e privacy per gli annunci di Twitter81 utenti ne stanno parlando

Non è accettabile che i giganti del web, che pagano nell’Unione tasse irrisorie trasferendo ingenti guadagni negli USA o in Cina, si arricchiscano a spese dei contenuti creati in Europa”, ha precisato il Presidente.

Le nostre nuove regole mirano a mettere fine all’attuale far-west digitale, garantendo una giusta remunerazione ai creatori e difendendo autori, giornalisti, scrittori, tutti gli artisti, dai musicisti ai commediografi, dai designer agli stilisti”.

Le industrie culturali e creative sono tra i settori più rilevanti dell’economia dell’Unione europea, perché da sole generano il 9% del PIL e danno lavoro a 12 milioni di persone.

Senza un’adeguata remunerazione del loro lavoro, questi posti sono a rischio, così come l’indotto”, ha evidenziato Tajani.

Grazie alla riforma del copyright nell’Ue, il mercato interno vedrà crescere la tutela dei diritti connessi alla proprietà intellettuale, assicurando la giusta remunerazione agli autori dei contenuti (“giornalisti, scrittori, tutti gli artisti, dai musicisti ai commediografi, dai designer agli stilisti”), maggiore trasparenza, regole più chiare per tutti e un’ulteriore protezione dalle fake news.

I detentori dei diritti d’autore potranno concludere accordi con le grandi piattaforme digitali per vedersi riconosciuti i diritti sull’utilizzo dei loro contenuti. Ci sarà anche maggiore trasparenza e un meccanismo adeguato per la risoluzione delle controversie”, ha affermato il Presidente dell’Europarlamento.

Garantendo ai giornalisti un equo compenso per il loro lavoro, salvaguardiamo l’indipendenza e la qualità dei media. Solo così possiamo assicurare una vera libertà di stampa, e la professionalità indispensabile per contrastare il fenomeno sempre più diffuso delle fake news.

A questo punto, non resta che attendere l’ultimo passaggio del testo, che dovrà essere approvato dai rappresentanti del Consiglio e dalla Commissione parlamentare per gli affari giuridici (Juri Committee).

Il tutto in tempi brevi, sperano a Bruxelles, perché se la legislazione finisce (con le elezioni di maggio) e non si è arrivato ad un’approvazione finale della riforma, sarà tutto lavoro da rifare.