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Con TikTok rischio sicurezza nazionale? Indagine del Copasir. Butti: “Serve valutazione italiana ed europea”

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L’Intelligence italiana ipotizza che il Governo di Pechino potrebbe usare la profilazione e targetizzazione degli utenti su TikTok per influenzare le campagne elettorale, come successe nel 2018 con Cambridge Analytica attraverso Facebook, imponendo al social di mettere di più in evidenza i video dei politici italiani più legati alla Cina e meno ostili ai partner internazionali di Xi Jinping.

Se il Congresso degli Stati Uniti ha vietato TikTok sui dispositivi dei dipendenti governativi e oltre 15 Stati, sempre negli Usa, hanno vietato l’app sui device dei dipendenti pubblici e Joe Biden sta valutando un bando totale anche per i cittadini, l’Italia non sta a guardare.

Con TikTok una nuova “Cambridge Analytica”? Indaga il Copasir

Il Copasir ha avviato un’indagine conoscitiva per capire se l’app cinese, più visitata anche di Google, può rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale. In che modo? L’Intelligence italiana ipotizza, come affermato a Repubblica, che il Governo di Pechino potrebbe usare la profilazione e targetizzazione degli utenti su TikTok per influenzare le campagne elettorale, come successe nel 2018 con Cambridge Analytica attraverso Facebook, imponendo al social di mettere di più in evidenza i video dei politici italiani più legati alla Cina e meno ostili ai partner internazionali di Xi Jinping. Ma Facebook non è stato mai vietato.

Butti: “Il tema è delicato e richiede valutazione nazionale ed europee”

Sul tema è massima anche l’attenzione del Governo guidato da Giorgia Meloni. Il primo dell’esecutivo ad intervenire è stato Alessio Butti. “Il tema è delicato e richiede valutazioni trasversali“, ha ammesso all’Adnkronos Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica “Rispondo”, ha aggiunto, “esclusivamente sulla base delle competenze del Dipartimento che dirigo. Infatti non sfugge a nessuno che la materia coinvolge più ministeri e organismi, sarà poi il presidente del Consiglio a fare una sintesi”. “Il tema è estremamente importante e richiede approfondimenti e valutazioni trasversali: forse sarebbe il caso, concluso l’eventuale approfondimento nazionale, portare la questione in sede europea. Possibilmente con qualche proposta risolutiva”, ha detto Butti.

“Ma ripeto”, ha concluso, “la questione è delicatissima e l’approccio deve essere olistico”.

TikTok è davvero pericoloso per la sicurezza nazionale? Cosa si sa fino ad oggi

Il tentativo di Trump di mettere al bando TikTok è poi fallito, perché il giudice federale della Pennsylvania ha stabilito, a novembre 2020, che l’ordine esecutivo dell’allora presidente degli Stati Uniti violava il primo emendamento ed in più che il divieto non poteva essere in vigore, perché il governo non era stato in grado di dimostrare il reale pericolo dell’app per la sicurezza nazionale. Così, Joe Biden non ha potuto che revocare il bando nel giugno del 2021.

Ma di recente è scoppiato di nuovo negli Usa il caso TikTok. 

Prima con l’inchiesta del sito BuzzFeed, entrato in possesso delle registrazioni audio di 80 riunioni interne dello staff di TikTok. Si sentono nove impiegati affermare in privato che gli ingegneri di Pechino hanno avuto accesso ai dati personali dei cittadini statunitensi, sicuramente dal settembre del 2021 al gennaio 2022. 

Tutto è visto in Cina”, avrebbe detto un dipendente di TikTok, citato nell’inchiesta. E poi il New York Times ha svelato che ByteDance, la società cinese a cui fa capo TikTok, ha scoperto che 4 dipendenti hanno avuto, illegalmente, accesso ai dati di diversi utenti americani, inclusi due giornalisti. I 4 dipendenti – 2 in Cina e 2 in Usa – ora licenziati, hanno ottenuto l’accesso agli indirizzi IP, che possono fornire informazioni sulla posizione, e ad altri dati dei due reporter e di un piccolo numero di persone vicine ai giornalisti, tramite i loro account del social.

TikTok è anche questo.

Per approfondire:

“La nostra democrazia è in crisi”. L’allarme della giornalista che ha scoperto Cambridge Analytica