Le novità

Commissione Ue, prende forma la nuova squadra di Jean-Claude Juncker?

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Si rincorrono le indiscrezioni su quello che dovrebbe essere il nuovo esecutivo europeo a guida di Jean-Claude Juncker. Tante le possibili novità.

Il neo-eletto presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, è ancora al lavoro per formare il nuovo esecutivo europeo, ma già circola un organigramma che riserva non poche sorprese.

Secondo quanto riportato da EurActiv, la prima novità è che mancherebbe un portafoglio per il Mercato Interno, attualmente affidato al francese Michel Barnier.

Pare inoltre che non sia previsto anche quello della Digital Agenda (ma uno più ampio su Digitale e Innovazione), al momento nelle mani di Neelie Kroes, sebbene siano circolati rumor sul possibile passaggio di consegne all’ex Commissario per l’Energia Günther Oettinger. Sarebbe sparito anche il portafoglio per l’Allargamento e la Politica di vicinato.

Fa invece la sua comparsa una vicepresidenza per la Migliore regolamentazione e una per l’Energia dell’Unione accanto a un apposito Commissario per Energia e clima.

Altra interessante novità sarebbe quella relativa alla nomina di un vicepresidente per la Crescita, l’Unione Economia e Monetaria, e per il Semestre Europeo.

Nella nuova Commissione Ue che si sta delineando ci sarebbero quindi sei vicepresidenti.

Dalla Polonia Elżbieta Bieńkowska (PPE), che si dovrebbe occupare di Budget e Controllo finanziario. L’Estone Andrus Ansip (ALDE) per Crescita, EMU e Semestre europeo.

Dalla Lettonia Valdis Dombrovkis (PPE) per l’Energia dell’Unione e dalla Slovenia Alenka Bratusek per il Digitale e l’Innovazione. L’Olandese Frans Timmermans si occuperà della Regolamentazione.

All’Italiana Federica Mogherini (S&D) sarà l’Alto rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza.

Dal punto di vista degli equilibri politici, il partito liberale europeo ALDE non è stato sottorappresentato come si credeva inizialmente, anzi, avrebbe cinque portafogli comprese due vicepresidenze.

Il risultato complessivo, secondo EurActiv, sarebbe quello di una Commissione molto più equilibrata di quanto si potesse immaginare: il gruppo dei popolari PPE ha dodici portafogli tra cui due vicepresidenti; i Social Democratici (S&D) hanno otto portafogli e due vicepresidenze.