Dati

Come Google Analytics 4 deduplica e segue gli utenti

di |

Se il blocco dei cookie di terza parte rappresentano una diminuzione di trasparenza per chi si occupa professionalmente di marketing digitale, allora Google Analytics 4 è una delle tecnologie che possono permettere, almeno in parte, di recuperarla. 

Vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Nella nostra rubrica abbiamo nel passato, e più di recente, affrontato le similitudini e le differenza fra la versione standard di Google Analytics e Google Analytics 4 e proseguiamo anche oggi l’analisi secondo il quale dal 1° luglio 2023 la versione tradizionale di Google Analytics non raccoglierà più dati.

Avere una data di scadenza aiuta a definire il percorso di avvicinamento ad un cambiamento che sarà ragionevolmente necessario e soprattutto incentiva a dedicare tempo a cogliere le differenze fra il nuovo sistema e la versione attuale sia sul piano delle modalità di raccolta dei dati che delle funzionalità offerte per monitorarli ed interpretarli.

Se le seconde, come abbiamo visto in edizioni precedenti della rubrica, non sono così diverse dalla versione standard, profonde sono le differenze quanto alla modalità con cui con i dati sono raccolti nel rispetto dello scenario in cui i cookie di terze parti saranno bloccati a cui il mondo del marketing digitale sta per avvicinarsi.

In particolare è possibile apprezzare:

  • il fatto che, grazie a Google Analytics 4, le imprese possono monitorare il traffico di più siti ed app proprietari che possono essere impostati come “stream di dati” senza ricorrere a tracciamenti cross-dominio e agli interventi finora disponibili grazie a Tag Manager. La deduplicazione degli utenti non è una questione di lana caprina, ma aiuta ad osservare al meglio il percorso di conversione nell’ambito delle interfacce digitali messe a disposizione del navigatore;
  • ancor più, su questo fronte, la deduplicazione dell’utente cross-device così avere una visione più trasparente dei rendimenti prodotti dalle iniziative di web marketing e dalle campagne pubblicitarie;
  • i risvolti, anche sul piano delle metriche predittive che sono state introdotte, che sono consentiti dal riconoscimento dell’utente grazie a Google Signals e alle altre modalità che Google ha reso disponibili grazie alle proprie tecnologie di machine learning.  
  • la possibilità di impostare uno User-ID raccolto grazie ad aree soggette a registrazione sul sito e con la propria app.

Da annoverarsi fra gli effetti di questa maggiore attenzione a non frammentare la navigazione fra dispositivi diversi, ma a ricondurla all’utente unico, vi è la novità del Rapporto “First-user medium” grazie al quale Google Analytics 4 permette di valutare ciò che ha permesso la generazione del contatto per quindi misurare gli investimenti pubblicitari, gli sforzi della SEO e del content marketing così da individuarne i rendimenti. Se il blocco dei cookie di terza parte rappresentano una diminuzione di trasparenza per chi si occupa professionalmente di marketing digitale, allora Google Analytics 4 è una delle tecnologie che possono permettere, almeno in parte, di recuperarla.