Lo scenario

Cloud-first per l’85% delle organizzazioni globali entro il 2025. Garrone (Aruba): “Attenzione alla sovranità del dato”

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A livello mondiale, sempre più imprese danno precedenza al cloud in caso di ridefinizione dei progetti o di nuovi investimenti, secondo uno studio Gartner. “E’ essenziale affidarsi esclusivamente a provider affidabili che possano offrire garanzie di sicurezza”, ha commentato l’Enterprise Solution Director di Aruba.

La migrazione cloud nel mondo

La pressione imposta dalla transizione digitale in corso e l’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia di Covid-19 hanno letteralmente impresso un’accelerazione significativa all’adozione da parte di imprese e amministrazioni pubbliche di soluzioni cloud.

Di fatto, questa tecnologia potrebbe imporsi a breve come perno primario di ogni esperienza digitale nel nostro quotidiano e per questo le organizzazioni di tutto il mondo stanno provvedendo ad orientarsi secondo il principio “cloud first”.

In fase di definizione di nuovi progetti o di nuovi investimenti, prima di qualsiasi altra tecnologia c’è il cloud. Così il “cloud first” sta cambiando il mondo delle imprese e secondo uno studio Gartner, l’85% delle organizzazioni avrà adottato questo principio entro il 2025.

Entro breve tempo, insomma, non esisterà azienda che non avrà adottato una strategia cloud, secondo Milind Govekar, vice presidente Gartner.

Un processo che è verificabile anche nel nostro Paese, con le imprese che hanno compreso la centralità del digitale e della transizione in corso, ma che necessitano anche di maggiore supporto e probabilmente di servizi aggiuntivi qualificati che rendano tale percorso più rapido, con elevato livello di integrazione e più personalizzato.

La transizione italiana tra cloud personalizzabile e data security, il modello Aruba

Anche in Italia abbiamo registrato una forte accelerazione nell’adozione di soluzioni cloud, riscontrando un buon livello di maturità per i servizi IaaS ed un interesse sempre maggiore per le soluzioni PaaS e SaaS. Sposiamo, dunque, quanto afferma Gartner ma rileviamo al contempo che le aziende italiane hanno necessità di essere seguite nella migrazione al cloud con offerte modellabili e personalizzabili a seconda delle singole esigenze, un passaggio essenziale soprattutto per progetti più complessi orientati alla riprogettazione delle applicazioni aziendali”, ha spiegato a Key4biz Fabrizio Garrone, Enterprise Solution Director di Aruba.

Fabrizio Garrone

È importante che le aziende che affrontano il passaggio al cloud siano pienamente consapevoli del fatto che i loro dati saranno esternalizzati e, dunque, è essenziale affidarsi esclusivamente a provider affidabili che possano offrire garanzie in merito alle politiche di sovranità del dato, secondo GDPR”, ha aggiunto Garrone.

Ad esempio – ha precisato il Direttore soluzioni Enterprise – a tale scopo Aruba dichiara piena conformità di tutti i servizi IaaS di Aruba Cloud ai requisiti richiesti dal Codice di Condotta CISPE, offrendo garanzie di data security e protezione dei dati”.

Centralità del cloud per la crescita e la competitività

Un trend inevitabile, vista la necessità di ottimizzare risorse e costi.

Grazie alla nuvola, infatti, imprese ed amministrazioni pubbliche possono acquistare direttamente online tutta una serie di servizi che di fatto sono offerti da remoto: dall’archiviazione dati all’elaborazione degli stessi, fino alla loro trasmissione.

La potenza computazionale e la scalabilità illimitata di queste soluzioni permettono di fatto di condividere un enorme quantità di dati in tempi rapidi, una leva strategica per facilitare il business e migliorare i risultati in termini di crescita.

Una dimostrazione ulteriore che per creare un ecosistema digitale competitivo, non solo in Italia, ma in Europa e nel mondo intero, è necessario passare per la tecnologia cloud.

Il mercato globale delle soluzioni cloud

I ricavi del settore dovrebbero crescere del +16% l’anno, passando dai 408 miliardi di dollari stimati per l’anno in corso ai 474 miliardi di fine 2022.

In termini più generali, tra le diverse soluzioni cloud disponibili sul mercato, come l’IaaS (Infrastructure as a Service), cioè relativo all’offerta di risorse di calcolo e di rete, o la tecnologia PaaS (Platform as a Service) e SaaS (Software as a Service), potrebbero arrivare a valere complessivamente 445 miliardi di dollari entro la fine del 2021.

Secondo uno studio Market and Market, inoltre, il valore di mercato delle tecnologie cloud nel loro insieme è stimato raggiungere i 947,3 miliardi di dollari entro il 2026, con un tasso di crescita medio annuo del +16,3% per tutto il periodo considerato (Cagr 2021-2026).