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Caso Google, la Francia non vuole ‘negoziare’ sulle imposte dovute

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Procedono le indagini su una presunta evasione per 500 milioni di euro. Il Ministro Sapin esclude un accordo su modello UK.

Nessuna trattativa con Google sulle tasse eluse in Francia. Non usa mezzi termini il Ministro francese delle Finanze, Michel Sapin, parlando a margine di un convegno organizzato da Politico e l’Agefi sui mercati di capitali.

“Il fisco francese non negozia le imposte” dovute, ha detto Sapin, spiegando che la discussione in atto riguarda più che altro le norme applicabili.

In Francia è al vaglio del Senato una nuova proposta di legge sull’economia digitale.

A riguardo il Ceo di Google France ha già lanciato l’allarme, parlando del rischio di un’inflazione normativa, non in linea con il lavoro che sta portando avanti la Ue su questo fronte.

Il Ministro esclude quindi che Google possa raggiungere in Francia un accordo col fisco su modello di quello raggiunto nel Regno Unito per 172 milioni di euro.

Per la Francia, ha poi aggiunto Sapin, si tratta di una somma “ben superiore” a quella che è stata oggetto dell’intesa raggiunta in UK.

Diversa invece la situazione in Italia dove la Guardia di Finanza ha notificato un verbale d’accertamento a Google Italia per una presunta evasione di 227 milioni di euro.

La scorsa settimana il Ministro francese aveva ribadito la ‘necessità’ che Google sistemasse la propria posizione contributiva oltralpe.

L’indagine su Google va avanti in Francia da due anni e, secondo i calcoli del fisco, il gruppo dovrebbe versare 500 milioni di euro.

A giugno del 2011 le autorità hanno perquisito gli uffici di Parigi del gruppo e sequestrato una montagna di documenti che proverebbero il trasferimento dei profitti dalla Francia alla sede irlandese di Google.

E in Francia si sta indagando anche su Apple per i bilanci relativi al periodo 2011-2013. La società di Cupertino ha raggiunto, invece, in Italia un accordo, accettando di pagare al fisco 318 milioni di euro di imposte arretrate.