I dati

Canone Rai: un miliardo incassato dalla maxi rata, ma è meno del previsto

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Il Ministero dell’Economia ha reso noti gli incassi fiscali di settembre. L’extra gettito sovrastimato?

Ammontano a 1 miliardo di euro gli incassi fiscali per le prime rate del canone Rai da parte dei gestori delle utenze elettriche. È quanto riferisce il Ministero dell’Economia, indicando anche che il saldo statale è in linea con le previsioni contenute nella nota di aggiornamento al DEF, considerate le ipotesi di incassi e pagamenti previsti per i prossimi mesi.

Per quanto riguarda solo il mese di settembre, sottolinea il Mef, il miglioramento di oltre 2 miliardi del saldo è legato a maggiori incassi, che hanno più che compensato gli aumenti registrati da alcuni pagamenti. Gli incassi fiscali hanno evidenziato una crescita di circa 2.400 milioni, che incorpora anche il versamento di quasi 1 miliardo per le prime rate del canone Rai.

Calcolare l’esatto ammontare dei ricavi da canone tv è ancora molto difficile e complicato, visto il numero delle compagnie elettriche coinvolte.

Secondo Mediobanca Securities, “se questi fossero confermati, l’idea di collegare il canone tv alla fattura elettrica si sarebbe rivelato un gran sucesso”.

Secondo il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, “I tendenziali sono ottimi. I dati stanno ancora affluendo. Non c’è ancora una cifra precisa, ma sta andando molto bene”.

Eppure un recente studio di Slc Cgil ipotizza persino che l’incasso per l’erario potrebbe essere più basso di quello del 2013 a causa di dichiarazioni di esenzione per mancanza del televisore (sarebbero già oltre 1,2 milioni) e da parte degli over 75 esenti di diritto (300 mila persone).

A tutto questo va aggiunta la stima degli utenti morosi.

Per le compagnie elettriche sarebbero circa il 4%. Una percentuale che però non considera gli utenti che hanno la domiciliazione bancaria della bolletta (il 60% del totale) e che hanno potuto chiedere all’istituto lo scorporo della voce del canone perché non in possesso della tv.

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Secondo la Slc-Cgil la platea di 22 milioni utenti elettrici che devono pagare il canone Rai è gonfiata e per questo le stime di extra gettito previste sono a rischio.

Le previsioni del governo sembrano, quindi, essere troppo ottimistiche, considerato che il grosso del canone è già stato pagato con la maxi rata di luglio corrispondente a circa 70 euro.

Le altre 30 euro saranno pagate con le altre fatture entro ottobre.

 

Secondo le previsioni della Rai, grazie al canone 2016-2018 ci saranno maggiori entrate per 174 milioni di euro su un extra-gettito di 300 milioni dal quale detrarre l’Iva, la tassa di concessione e il prelievo del 5% fissato dalla Legge di Stabilità 2015.

Le famiglie paganti dovrebbero salire da 15,5 a 23 milioni (su 25 milioni di utenze elettriche di prima casa) con un tasso di morosità che dovrebbe crollare dal 27 all’8% delle famiglie con ulteriore riduzione dello 0,5% annuo nel 2017 e nel 2018.

Qualcosa non torna.