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Bonus cultura, i nati nel 2000 ancora senza risposte e parte una nuova petizione diretta al Governo

Dopo il via libera del Garante per la protezione dei dati personali al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che estende il cosiddetto “Bonus Cultura” ai ragazzi che compiono 18 anni nel 2018, rimane solo di attivare i 500 euro per i nati nel 2000, cioè per chi compie 18 anni nel 2018.

Dovrebbe essere solo questione di tempo, si legge in una nota sull’account Facebook di 18App (l’applicazione che consente ai destinatari della misura Bonus Cultura di spendere le risorse assegnate ad ognuno in buoni per cinema, musica, eventi culturali, libri, musei, monumenti, teatro e tanto altro), con cui si invita tutti, nel frattempo, a registrarsi a SPID per ottenere l’identità digitale necessaria ad accreditarsi e riscuotere il bonus.

Rimane ora il nodo temporale, cioè quando saranno attivati i 500 euro per i neo diciottenni di quest’anno, ma anche un altro forse più critico, legato alla decurtazione di 20 milioni di euro del fondo istituito per l’erogazione del Bonus Cultura, che passa da 290 milioni originari a circa 270 milioni di euro.

Su quest’ultimo punto, l’agenzia AgCult ha riportato la notizia di un taglio probabilmente più corposo del Fondo in questione, non 20 milioni, ma ben 55 milioni di euro in meno.

Se confermata la notizia, lo stesso bonus da 500 euro potrebbe ridursi sensibilmente attorno ai 400 euro per ogni ragazza e ragazzo beneficiari.

Ovviamente, il problema non si pone per i nati nel 2000, semmai per quelli nati nel 2001, perché in caso di decurtazione del bonus, comunque, la misura entrerebbe in vigore dal prossimo anno.

Secondo l’agenzia di stampa, si tratta di un emendamento del Movimento 5 Stelle (firmato da 31 deputati compresi tutti i membri M5S della Commissione Cultura) alla Legge di Bilancio in corso di discussione alla Camera.

Questione politica, dunque, oltre di mera contabilità, e su questo campo gioca la sua partita anche l’opposizione, con una nuova petizione diretta ad Alberto Bonisoli, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, lanciata da Arianna Furi (PD Network), ma supportata in rete sia dall’ex Premier Matteo Renzi, sia su Facebook dalla deputata PD Anna Ascani: “Che fine ha fatto 18App per i nati nel 2000?”.

La riflessione da fare, riguardo allo stanziamento complessivo del Fondo per il Bonus Cultura e alla necessità o meno di tagliarlo per recuperare risorse pubbliche, è che dal 2016 ad oggi, anno di entrata in vigore della misura, non sono mai stati spesi tutti i soldi messi a disposizione per i ragazzi.

Secondo dati riportati sempre da AgCult: “per i nati nel 1998 sono stati spesi circa 162 milioni di euro a fronte dei 290 stanziati, con 356 mila ragazzi registrati alla 18App; l’anno successivo, cioè per i nati nel 1999 che hanno tempo fino al 31 dicembre 2018 per utilizzare il loro credito, sono stati spesi finora 135 milioni (anche se i voucher prenotati ma non ancora spesi erano al 19 settembre pari a 184 milioni) a fronte di 416 mila ragazzi registrati”.

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