Ultrabroadband

Banda ultralarga, Ripa (Open Fiber) ‘Governo riservi i voucher a reti ultraveloci’

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L'ad di Open Fiber Elisabetta Ripa: 'È importante che i voucher siano indirizzati verso le cosiddette reti Vhcn (Very-high-capacity-network), anche in considerazione dei target al 2026'.

“Il Governo ha annunciato nuovi interventi in tema di voucher. È importante però che il sostegno sia indirizzato verso le cosiddette reti Vhcn (Very-high-capacity-network), anche in considerazione dei target al 2026. Come evidenziato dall’Agcm, un intervento di sostegno della domanda che includa anche le connessioni con velocità inferiori a 100 Mbps avrebbe l’effetto di ritardare ulteriormente l’adozione di tecnologie più veloci favorendo la permanenza di linee obsolete ancora in rame”. Lo ha detto Elisabetta Ripa, amministratore delegato di Open Fiber, in un’intervista a DigitEconomy.24 (report del Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business School).

Antitrust

L’Antitrust era intervenuta sul tema a settembre scorso e già affrontati a luglio, ribadendo la sua raccomandazione al Governo: bene i voucher per spingere la domanda, ma siano erogati ”alle connessioni con una velocità di almeno 100 Mbps, senza alcuna preferenza tra tecnologie”.

Ripa dal canto suo ha aggiunto che “I maggiori costi di migrazione per le attivazioni su nuova infrastruttura Ftth hanno condizionato la velocità di take up, ma nel corso del 2020, in particolare nel quarto trimestre, si è registrata una fortissima accelerazione. A conferma del crescente interesse del mercato verso la connettività Ftth, l’incidenza acquisitiva della tecnologia Ftth sulla crescita dell’intero mercato ultrabroadband è in continuo aumento: nell’ultimo anno tale quota ha superato il 40% in aumento di oltre 10 punti percentuali”.

Riforma dei permessi

Già nei giorni scorsi Ripa aveva chiesto una riforma del regime dei permessi, per accelerare il processo di posa della rete. “Se mettessi assieme i permessi per una rete di 100mila km in aree rurali dovrei fare due volte il giro della terra. Così non si riduce il digital divide”, aveva detto Ripa. “Abbiamo ancora tantissimo da fare nelle aree rurali e lo dobbiamo fare attraverso una sforzo corale: questo è il punto su cui dobbiamo concentrarci di più perché per correre”, ha concluso l’ad di Open Fiber, “bisogna usare le infrastrutture già esistenti, evitare duplicazioni e dedicare il tempo a quello che effettivamente conta, cioè la realizzazione della rete”.