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Banda ultralarga, l’emergenza virus spinge la domanda. Nessun piano alternativo al BUL

Cresce in Italia la fame di banda ultralarga, un trend che aumenta di pari passo con e l’emergenza sanitaria in atto che costringe in quarantena gli italiani.  Le reti tengono all’incremento del traffico, ma è chiaro che la capacità delle reti andrà aumentata per far fronte alla rinnovata sete di banda, fra smart working, teledidattica, entertainment e gaming in aumento costante.

Piano BUL, non è il momento di rallentare

E’ per questo che non è il momento di rallentare con la posa della fibra ottica e che anzi, il piano BUL va realizzato il più presto possibile. Il paese è in ritardo di almeno tre anni, visto che la connessione ad almeno 30 Mbps doveva essere realtà per tutto il paese entro quest’anno. Un obiettivo che non si potrà onorare, fra ritardi sui permessi e resistenze varie – fra cui quelle di migliaia di amministratori di condominio – ciò non toglie che bisognerà fare il possibile nonostante il virus. Una complicazione ulteriore, il virus, che crea non pochi disagi di tutti i tipi a chi deve posare le nuove reti, a causa del distanziamento sociale.

Cobul, nessun piano alternativo

Il Cobul (Comitato banda ultralarga), che si è riunito non più tardi del 26 marzo scorso, sostiene che bisogna accelerare nelle aree bianche. Non è previsto un piano alternativo rispetto a quello varato nel 2015, nonostante l’emergenza virus. Ma è prevedibile che con l’emergenza sanitaria la realizzazione di nuove reti FTTH, fino dentro alle case, sarà più complicata e rischia ulteriori rallentamenti dovuti alle stringenti norme sul distanziamento sociale che alimentano i timori degli occupanti delle abitazioni di venire a contatto con i tecnici di rete.

Riprendono quota FTTC e FWA

Non è quindi escluso che in questa nuova fase di emergenza virus riprendano quota soluzioni tecnologiche alternative e/o ancillari rispetto all’FTTH come l’FTTC (Fiber to the cabinet), che non prevede l’ingresso in casa dei tecnici, e dell’FWA (Fixed wireless access).

Tema voucher in stand by

Il tema dei voucher per la banda ultralarga, con fondi già stanziati per 1,3 miliardi, è temporaneamente congelato vista l’emergenza virus. Impensabile in questo contesto assegnare dei buoni economici a pioggia, mettiamo da 300 euro, a clienti residenziali e aziende per la banda ultralarga, quando il paese si trova sull’orlo di una possibile crisi sociale.

Vedremo quando il tema dei voucher, in particolare quelli per le aziende, potrà tornare di attualità. Ma ci vorrà ancora tempo.

Fondi per le Pmi?

All’ultimo Cobul sono stati stanziati 200 milioni per il cablaggio di 40mila scuole. Vedremo se in futuro fondi ad hoc verranno riservati anche alle Pmi, migliaia delle quali sono chiude da settimane e sono alle prese con la necessità di ripensare urgentemente modelli di business inveterati in chiave di eCommerce, per pensare ad un rilancio che al momento della riapertura non potrà prescindere dal digitale.

5G sempre più strategico e imprescindibile

Quel che è certo, al di là di tutto, è che ora più che mai in questa fase di emergenza diventa sempre più strategico il 5G e che gli operatori faranno di tutto per portare avanti i piani di roll out delle nuove reti wireless accanto all’FTTH. La fibra fino all’antenna (Fiber to the antenna) diventa in questo contesto fondamentale.  

La diffusione dell’FTTH in Italia. Copertura FTTH al 23% (+6%)

Dai dati basati su elaborazione EY emerge che la diffusione delle reti FTTH nel 2019 è avanzata in Italia, soprattutto nei comuni di medie-grandi dimensioni, raggiungendo circa un quarto delle unità immobiliari totali:

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