La proposta

Banda larga, Oettinger: ‘Servono incentivi per portarla in tutta Europa’

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‘Nelle zone rurali della Ue - sottolinea il Commissario alla Digital Economy Günther Oettinger - più di 4 case su 5 non hanno la banda larga. Abbiamo bisogno di nuove idee e confronti aperti per spingere gli investimenti’.

“Questa è l’era digitale. La gente vuole fare acquisti, (usare) Skype, scaricare musica e video velocemente e non attendere per colpa di una connessione internet troppo lenta”.

E’ quanto scrive oggi sul suo blog ufficiale il Commissario Ue alla Digital Economy, Günther Oettinger, parlando del suo mandato e delle prossime sfide per internet.

“L’ultra broadband – spiega – è fondamentale per il nostro futuro, essenziale per le prospettive economiche e occupazionali. Eppure molti europei non hanno la banda larga: nelle zone rurali di tutta la Ue, più di quattro case su 5 non dispone di una copertura veloce.

Milioni di persone non sono in condizione di godere delle ultime innovazioni digitali. Il mio lavoro sarà di preoccuparmi di questi europei”.

L’obiettivo della Commissione Ue, ha ricordato Oettinger, è di portare a tutti entro il 2020 la banda larga veloce, superiore a 30 Megabits al secondo.

“Non è un compito semplice – ammette il Commissario Ue – perché necessita decine di miliardi di euro di investimenti. D’altra parte gli europei hanno bisogno di concorrenza e scelta. Questo significa poter prendere le offerte migliori e stimolare i fornitori a offrire servizi sempre migliori”.  

Secondo Oettinger, “La sfida è quella di trovare il giusto equilibrio”. Per il Commissario, le regole che si applicano ai contratti broadband sono un esempio calzante: da un lato le norme Ue proteggono i consumatori, in modo che non siano bloccati a un unico fornitore ma, dall’altro, chi deve investire per fornire banda larga ha bisogno di prevedibilità sui ricavi e incentivi per farlo.

Il Parlamento europeo e il Consiglio dei Ministri stanno giusto discutendo di questo equilibrio.

La proposta della Commissione, spiega Oettinger, offrirebbe una tutela consistente per gli utenti, compreso il diritto per i consumatori broadband di poter recedere dai contratti dopo pochi mesi. Inoltre, sottolinea, prevede importanti disposizioni per promuovere gli investimenti.

“Sto lavorando – assicura Oettinger – perché diventi presto legge. Ma questa è solo una tessera del puzzle. C’è anche il denaro pubblico”.

 

Il Commissario Ue spera che parte dei 300 miliardi di euro del pacchetto predisposto dal collega Jyrki Katainen vada alla banda larga; ci sono poi i finanziamenti della Banca Europea degli Investimenti per i settori che hanno bisogno di aiuto e i fondi strutturali della Ue per oltre 5 miliardi di euro.

“Ma per collegare tutti i villaggi d’Europa – ammette Oettinger – è necessario molto di più.

Abbiamo bisogno di nuove idee e confronti senza tabù”.

“La mia idea – spiega il Commissario Ue – è di incentivare gli investimenti nelle aree rurali”, consentendo agli operatori tlc di trarre vantaggio dalle loro operazioni, allo stesso di modo in cui stiamo facendo per il settore energetico.

“Naturalmente – precisa Oettinger – la banda larga non è l’energia: le esigenze di città ad alta densità non sono le stesse di quelle delle zone rurali non servite. Nel primo caso il problema è la scelta dei consumatori, nel secondo, è di portare a tutti la banda larga”.

In quest’ultimo caso, si domanda Oettinger, “non sarebbe meglio poter avere la banda larga con un contratto più lungo piuttosto che non averla proprio?”.

 

Secondo il Commissario, queste domande non devono più rappresentare un tabù e bisognerebbe avviare una discussione pubblica su questo.

Dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra prevedibilità degli investimenti e scelta dei consumatori. Trovare questo equilibrio – conclude il Commissario Oettinger – per far sì che ogni cittadino europeo sia digitale ovunque si trovi, sarà la grande sfida del mio mandato”.