La soluzione

Aruba Virtual Private cloud e la migrazione dei dati

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Che cos’è il Virtual Private Cloud di Aruba, a cosa serve e quali sono i suoi punti di forza. Una soluzione che consente di progettare e realizzare architetture virtuali complesse con semplicità, risorse garantite e senza alcun limite di configurazione e storage.

L’Aruba Virtual Private Cloud

L’Infrastructure-as-a-Service (IaaS), o servizi di infrastruttura online, è uno dei modelli di erogazione dei servizi cloud più diffusi e conosciuti in ambito aziendale. Grazie a questa soluzione i dipartimenti IT delle organizzazioni possono gestire direttamente applicativi, dati, sistemi operativi middleware (insieme di programmi informatici che fungono da intermediari tra diverse applicazioni e componenti software) e i tempi di esecuzione di ogni programma (runtime).

Grazie all’IaaS, quindi, l’utente potrà disporre di storage, rete e server, eliminando l’esigenza di un datacenter fisico on-premise e tutte quelle attività di aggiornamento e manutenzione necessarie al fine di conservare l’efficienza di tali componenti.

Aruba Virtual Private Cloud consente di progettare e realizzare architetture virtuali complesse con semplicità, risorse garantite senza alcun limite di configurazione e storage ridondato su disco SSD NVMe (Non-Volatile Memory express, un protocollo di trasferimento per accedere rapidamente ai dati da dispositivi di storage con memoria flash come le unità SSD).

Le caratteristiche del servizio

Aruba Virtual Private Cloud, grazie a VMware vCAv, è in grado di offrire funzionalità di migrazione self-service semplici e complete, per gestire in autonomia la migrazione da on-premise o da altri ambienti VMware based.

Principali caratteristiche del servizio:

  • flessibilità con risorse garantite;
  • gestione autonoma dell’infrastruttura;
  • più Virtual Data Center (VDC) in un unico Virtual Private Cloud e una sola console di gestione;
  • storage di fascia enterprise, server con CPU ad alta frequenza e networking ridondato a 25 Gbit/sec;
  • massima sicurezza con la crittografia dei dati “at rest” (utilizzata per proteggere i dati archiviati su un disco o supporti di backup);
  • infrastruttura resiliente grazie a cluster in alta affidabilità;
  • VDC in Business Continuity con storage e risorse computazionali ridondati tra più data Center;
  • disponibilità feature avanzate VMware per Disaster Recovery.

La migrazione dei dati e il Virtual Private Cloud

Il cloud nel tempo ha consolidato la sua posizione di abilitatore di innovazione tecnologica, sia per le pubbliche amministrazioni, sia per le aziende private. Organizzazioni di ogni settore e dimensione hanno capito di aver bisogno della tecnologia sulla nuvola per restare competitive.

Quale catalizzatore di tali necessità, il cloud è ciò che oggi permette di raggiungere nuovi obiettivi, senza trascurare alcuni aspetti fondamentali, come la sicurezza del dato.

In questa direzione una valida risposta è rappresentata dal Virtual Private Cloud: un cloud virtuale privato che permette di creare un ambiente accessibile, veloce e con il giusto livello di autonomia.

L’offerta scalabile di Aruba Enterprise consente di implementare le numerose feature all’interno dell’ambiente, in base alle reali esigenze delle organizzazioni: dalla quantità di storage da allocare alla tipologia di licenze da abbinare, passando dal numero di server da installare, alla quantità di spazio che necessita di backup fino al livello di supporto da abbinare al servizio o il volume di dati da proteggere. 

Guarda la demo e scopri le caratteristiche di Aruba VPC attraverso lo sviluppo di tre scenari:

  • Migrazione da on-premise a cloud;
  • protezione da on-premise a cloud;
  • protezione da cloud a cloud.

I punti di forza del Virtual Private Cloud di Aruba

Punti di forza sono le feature avanzate VMware, tramite cui è possibile gestire l’infrastruttura Virtual Private Cloud godendo di vantaggi aggiuntivi a livello di sicurezza, monitoraggio e gestione container.

Poi c’è il VMware Cloud Director Availability (vCAV), con cui è possibile invece gestire le politiche di Disaster Recovery e migrazione dati direttamente da VMware vCloud Director.

Lo strumento consente ai clienti di configurare e gestire la replica sia in entrata che in uscita in modo semplice, rapido e senza necessità di installare agent, per coprire esigenze di DR cloud to cloud e on-premise to cloud, oltre che di migrazione al cloud.

Grazie a Tanzu, invece, VMware è uno dei principali contributori all’interno della comunità open source Kubernetes, per accelerare l’innovazione e ridurre il rischio di vendor lock-in.

In questo modo, ad esempio, si può utilizzare la tecnologia Kubernetes per costruire microservizi e rendere più agili le applicazioni secondo il paradigma Cloud Native.

Ulteriore proprietà del VPC di Aruba Enterprise è nella disponibilità di applicazione Business Critical. Configurando un VDC in Business Continuity si può fare affidamento su risorse computazioni e di storage replicate in sincrono su più data center con disponibilità del servizio elevate ed evitare che il fault di un sito abbia impatti sulla produzione.

Cybersecurity, affidabilità e sostenibilità

In chiave di sovranità dei dati, i data center Aruba offrono garanzie anche in merito alla location geografica dove le informazioni sono immagazzinate.

Migrare i servizi al cloud su uno IaaS qualificato consente infine di gestire i dati ordinari e critici delle PA secondo la Strategia Cloud Italia (Agenzia Cybersicurezza Nazionale).

Il Virtual Private Cloud è disponibile nei Data Center Aruba di Bergamo (IT3) e Arezzo (IT1). Entrambe le infrastrutture, infine, dispongono della certificazione Rating 4 ANSI/TIA 942B-2017 che attesta il massimo livello di affidabilità, sicurezza e qualità dei servizi erogati.