Analisi

Apertus, cosa sa fare il modello svizzero di AI. Prime critiche

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Si chiama non a caso Apertus in nome dell’open source il primo LLM svizzero che vuole mantenere la sovranità digitale elvetica nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Ma il modello è troppo svizzero?

Si chiama non a caso Apertus in nome dell’open source il primo LLM svizzero che vuole mantenere la sovranità digitale elvetica nel campo dell’Intelligenza Artificiale.

Ecco Apertus: l’intelligenza artificiale svizzera

I Politecnici di Losanna Zurigo e il CSCS di Lugano hanno da poco rilasciato il grande modello linguistico rossocrociato basato su trasparenza, multilinguismo e rispetto delle normative. Mira a promuovere innovazione e diversità nell’IA.

La Svizzera entra così nel campo dell’intelligenza artificiale generativa con un progetto ambizioso e soprattutto indipendente. I Politecnici federali di Losanna e Zurigo e il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS) di Lugano hanno rilasciato a inizio settembre Apertus, il primo grande modello linguistico svizzero completamente aperto e multilingue.

Apertus, che in latino significa “aperto”, è il risultato di un’iniziativa congiunta annunciata a luglio. Il modello è ora disponibile per ricercatori, professionisti ed esperti del settore, che possono accedervi tramite partner come Swisscom o scaricarlo direttamente dalla piattaforma Hugging Face e la Public AI Inference Utility, offrendo punti di accesso per sviluppatori e istituzioni al di fuori della Svizzera.

Attenzione alla privacy

Dal punto di vista della privacy, Apertus rappresenta un cambiamento radicale nel panorama dell’intelligenza artificiale. Il modello utilizza solo dati disponibili al pubblico, filtrati per escludere informazioni personali e rispettare i segnali di opt-out provenienti dalle fonti di contenuti. Questo non solo è in linea con i quadri normativi emergenti come l’EU AI Act, ma fornisce anche un esempio tangibile di come l’IA possa essere potente e rispettosa della privacy.

Non è una versione svizzera di ChatGPT

Non si tratta infatti semplicemente di un chatbot, ma di un “foundation model”, ovvero un sistema di base sul quale altre persone possono costruire applicazioni di vario tipo. Può, quindi, andare molto più in là, ma necessita dell’intervento di terzi prima di poter essere impiegato, come se fosse un materiale grezzo pronto per la lavorazione. Swisscom sfrutterà Apertus per mettere a disposizione di tutti un chatbot durante le Swiss{AI}weeks, un evento volto alla promozione dell’intelligenza artificiale su tutto il territorio della Confederazione. Al contempo, però, Apertus si presta anche a potenziali applicazioni in ambiti molto diversi, come quelli medici e legali.

La caratteristica distintiva di Apertus è la sua completa trasparenza: l’intero processo di sviluppo, inclusi architettura, pesi del modello, dati di addestramento e procedure, è accessibile e documentato. Questo approccio lo distingue da altri modelli che rendono disponibili solo componenti selezionate.

Un modello veramente multilingue

Addestrato su 15 trilioni di token in oltre 1’000 lingue, Apertus include molti idiomi finora sottorappresentati nei grandi modelli linguistici, come lo svizzero tedesco e il romancio. Il 40% dei dati di addestramento non è in inglese, rendendo Apertus un vero pioniere del multilinguismo nell’IA.

Il modello è rilasciato con licenza Apache 2.0, che ne consente l’uso sia in ambito educativo e di ricerca, sia per applicazioni sociali e commerciali. È disponibile in due dimensioni: 8 miliardi, per un uso sui dispositivi domestici, e 70 miliardi di parametri, per i professionisti con risorse maggiori.

Apertus è stato sviluppato nel rispetto delle leggi svizzere sulla protezione dei dati e sul copyright, nonché degli obblighi di trasparenza previsti dall’AI Act dell’UE. Particolare attenzione è stata dedicata all’integrità dei dati e agli standard etici.

Le critiche del Temps

Apertus, il modello di intelligenza artificiale open source sviluppato dai due Politecnici federali e dal Centro Svizzero di Calcolo Scientifico, rappresenta un’importante pietra miliare per la Svizzera, ma dovrebbe essere aperto a collaborazioni private. Così il quotidiano svizzero Temps introduce il suo commento critico nei confronti di Apertus.

Una visione troppo svizzera

In secondo luogo, la visione alla base di Apertus sembra più incentrata sull’inclusività che sull’ambizione globale. Il modello dà priorità al sostegno delle minoranze linguistiche e alle preoccupazioni etiche relative ai diritti di proprietà intellettuale, nell’interesse della piena trasparenza. Questo approccio lodevole riflette i valori svizzeri di neutralità ed equità. Tuttavia, rischia di sacrificare le prestazioni: Apertus è progettato per essere “meno intelligente” rispetto ai modelli all’avanguardia, ma eccezionale in specifici contesti linguistici. In un mondo in cui l’intelligenza artificiale sta rimodellando settori come la sanità, la finanza e la sostenibilità, la Svizzera dovrebbe puntare a visioni più audaci. Piuttosto che un LLM che “parla perfettamente il romancio”, potremmo impegnarci a creare modelli che spingano i confini dell’intelligenza generale, consolidando il nostro ruolo di polo tecnologico. L’inclusività, pur essendo essenziale, non deve ostacolare l’eccellenza competitiva.

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