Roma Digitale

Roma 2016. Il primo dossier dei candidati sindaci: burocrazia e dirigenza digitali

di Donato A. Limone, Ordinario di informatica giuridica e Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche ed economiche, Università degli studi di Roma “Unitelma Sapienza” |

Dal giorno dopo la nomina del nuovo Sindaco e della Giunta il nostro 'Osservatorio su Roma Capitale' inizierà a considerare e valutare il loro operato con rigore per contribuire a migliorare le decisioni pubbliche.

La rubrica PAdigitale, a cura di Donato A. Limone, Ordinario di informatica giuridica e Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche ed economiche, Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza. Analisi e approfondimenti sul processo di attuazione della Riforma della PA. Per consultare gli articoli precedenti clicca qui.

1.Il primo punto che suggeriamo al nuovo Sindaco di Roma Capitale: il riassetto della burocrazia. Dirigenza strategica e dipendenti ad esclusivo servizio di Roma Capitale

Il primo punto del programma del prossimo sindaco di Roma Capitale dovrà senza dubbio riguardare la “burocrazia” capitolina nell’ottica di un nuovo modello di relazione con i cittadini e le imprese.

Perché quello della burocrazia deve essere il primo dossier del sindaco?

Semplicemente perché sotto il profilo logico e funzionale senza una burocrazia moderna non è possibile affrontare adeguatamente tutti gli altri punti del programma di governo.

Quindi, è necessario un nuovo modello di relazione cittadino/burocrazia e dirigenza/governo di Roma Capitale: la dirigenza è strategica per assicurare le necessarie garanzie per l’attuazione del programma politico.

Noi riteniamo che sia necessario un approccio positivo nella valutazione del ruolo del personale capitolino (senza pregiudizi e senza generalizzazioni in negativo).

Riteniamo che sia fondamentale il valore della esclusività del servizio dei dipendenti pubblici (art. 98 Cost.).

2.Il modello di relazione Governo di Roma Capitale/dirigenza (eleader)

 

Il modello di relazione tra gli Organi politici e la dirigenza è quello definito, in termini generali, dall’art. 4 del dlgs 165/2001 e dall’art. 107 del Testo Unico degli Enti Locali: “…gli Organi programmano e verificano l’attuazione del programma; i dirigenti attuano il programma…”.

Questo modello funziona se si rispetta una condizione fondamentale: gli Organi definiscono con precisione gli obiettivi del programma e le relative risorse ed attribuiscono il tutto ai dirigenti. Assieme agli obiettivi e alle risorse gli Organi approvano il sistema di valutazione della dirigenza.

Gli obiettivi devono essere concreti, sostenibili, precisi; il sistema di valutazione della dirigenza deve essere orientato a valutare concretamente (e non formalmente) i risultati ottenuti dai dirigenti. Questi operano nella logica dei “progetti” (che richiedono la piena e totale responsabilità dei dirigenti stessi): non operano per “pratiche” nella logica dell’atomizzazione dell’azione amministrativa e nella logica formalistica.

In questo modello istituzionale/organizzativo la dirigenza opera sulla base di dati aggiornati, completi, validi, affidabili, nativamente digitali.

Il dirigente dovrà essere un e-leader e dovrà operare in rete, in trasparenza totale, comunicando il più possibile con i cittadini, semplificando e digitalizzando l’azione amministrativa.

Il Sindaco e la Giunta devono concordare con i dirigenti questo profilo e devono valutare il dirigente su questo profilo.

3.Il nuovo modello di relazione telematica cittadini/burocrazia

 

Il Sindaco subito deve mettere in cantiere un progetto finalizzato per creare un sistema di relazioni telematiche nell’ottica di quanto stabilito dall’art. 1 della legge 124/2015 (riforma della PA): la carta della cittadinanza digitale. Sempre meno persone negli uffici per presentare istanze ed ottenere risposte. Sempre più qualità nell’azione amministrativa e nei servizi in rete.

Roma Capitale/Roma Digitale: può essere il nuovo paradigma che caratterizza lo scenario futuro della Capitale e che esprime come dovrebbero essere tutte le città d’Italia (trasparenti, semplificate, in rete, intelligenti).

 

  1. Ancora qualche consiglio per governare. E dopo il 19 giugno l’Osservatorio permanente sul Governo di Roma Capitale.

 

Alcuni li abbiamo dati nell’articolo del 7 giugno “Roma Capitale, Roma Digitale. Qualche consiglio ai candidati sindaci Raggi e Giachetti prima del ballottaggio”, e abbiamo avuto delle risposte dal candidato sindaco Giachetti il 10 giugno (“Nuovo Statuto, Open Data e SPID: Ecco le mie priorità per Roma Digitale”. Giachetti risponde ai 5 quesiti di Key4biz”).

Oggi ci permettiamo di darne degli altri e poi attendiamo il voto del 19 giugno.

Dal giorno dopo, ovvero dal momento dell’insediamento della nuova Giunta comunale, il nostro “Osservatorio su Roma Capitale” inizierà a considerare e valutare l’operato del nuovo Sindaco e della Giunta di Roma Capitale con rigore, oggettività, nella logica di contribuire a migliorare le decisioni pubbliche.

Nulla sarà più come prima: i cittadini di Roma non lo permetteranno!

I consigli riguardano la dirigenza in quanto soggetto strategico:

  1. Definizione precisa e completa del programma di governo di competenza dei singoli dirigenti: pubblicazione sul sito del programma
  2. Pubblicazione sul sito del sistema di valutazione dei dirigenti e pubblicazione delle valutazioni periodiche e finali sui dirigenti (premio di produttività attribuito).
  3. Scelta da parte degli Organi dei componenti dell’OIV (Organismo Indipendente di Valutazione) con procedura ad evidenza pubblica e sulla base di criteri rigorosi (il tutto sul sito)
  4. Nella prima settimana di Governo il sindaco chiede per iscritto ai dirigenti di presentare (entro una settimana) una relazione digitale a firma digitale (una rendicontazione) sulla gestione del proprio dipartimento o Municipio (obiettivi raggiunti nella passata amministrazione; risorse umane ed economiche utilizzate; procedimenti semplificati e digitalizzati; analisi della qualità dei servizi di propria competenza; contenziosi esistenti nel proprio dipartimento; ecc.), da pubblicare sul sito. I cittadini devono sapere (come il Sindaco e la Giunta) cosa si è fatto nei dipartimenti e nei Municipi negli ultimi tre anni.
  5. I dirigenti ogni mese pubblicano sul sito una rendicontazione sul proprio operato.
  6. I dirigenti pubblicano sul sito (amministrazione trasparente e accesso civico) non solo gli atti (determine) di propria competenza ma anche progetti, documenti di analisi, statistiche, open data, valutazioni tecniche, progetti, relazioni economico-finanziarie, servizi attivati, contratti, filiera delle attività/documenti degli appalti pubblici, incontri con soggetti portatori di interesse, progetti di formazione dei propri dipendenti, ecc.

 

Ora non ci resta che votare.